Mali, Macron annuncia il ritiro degli alleati

Dopo la cena di lavoro di ieri sera arriva una nota congiunta trasmessa dall’Eliseo: “partner continueranno a sostenere i Paesi dell’Africa occidentale”. Macron: “non è fallimento”

La task force Takuba nel Mali (leggi qui), formata da Francia, alleati europei e Canada, annuncia un “ritiro coordinato” dopo 9 anni di missione militare in funzione anti-jihadista.

A renderlo noto è una nota diffusa dall’Eliseo dove ieri sera si è tenuta una cena di lavoro presieduta dal presidente Macron a cui ha partecipato anche il premier Draghi insieme ad altri leader europei e africani. Al centro della discussione c’era la presenza militare nel Sahel.

«In Mali non c’erano più le condizioni politiche, operative e giuridiche per mantenere sul posto la presenza militare francese ed internazionale – si legge nella nota. – Per contenere la potenziale estensione geografica delle azioni dei gruppi armati terroristici in direzione del sud e dell’Ovest della regione i partner internazionali indicano la loro volontà di considerare attivamente all’estensione del loro sostegno ai Paesi vicini del Golfo di Guinea e dell’Africa Occidentale, sulla base delle loro richieste».

Le operazioni di chiusura delle basi francesi in Mali dureranno tra i quattro e i 6 mesi. «Chiuderemo progressivamente le basi presenti in Mali – ha detto Macron. – In questo lasso di tempo continueremo ad assicurare le missioni di messa in sicurezza della Minusma».

«Respingo completamente l’idea del “fallimento” – ha aggiunto. – Se la Francia non fosse intervenuta, ci sarebbe stato sicuramente un crollo dello stato maliano. La lotta contro il terrorismo non può giustificare tutto, non deve, con il pretesto di essere una priorità assoluta, trasformarsi in un esercizio di conservazione indefinita del potere».

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/IAN LANGSDON

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