Ucraina, Zelensky dichiara la mobilitazione generale

Stando a quanto riferito dal presidente ucraino, sono 137 le vittime. Mariupol è sconvolta dai bombardamenti. Le forze russe hanno preso il controllo di Chernobyl e si starebbero dirigendo verso Kiev

Ancora bombe in Ucraina (leggi qui). Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha firmato il decreto per la mobilitazione generale nel Paese per fronteggiare l’invasione russa.

Il provvedimento riguarda tutti gli uomini in età da combattimento. Prima della pubblicazione del decreto, la dogana ucraina aveva già annunciato che gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni non potevano più lasciare l’Ucraina.

Il Presidente ha anche riferito il primo bilancio ufficiale di questa giornata di guerra: sarebbero 137 le vittime.

Nel frattempo, stando quanto riferiscono fonti di intelligence all’AdnKronos, le forze russe sono in marcia verso Kiev. Al momento non sarebbero ancora entrate nella capitale.

«Tutte le prove suggeriscono che la Russia intenda accerchiare e minacciare Kiev e riteniamo che Mosca abbia sviluppato piani per infliggere diffuse violazioni dei diritti umani, e potenzialmente peggio, al popolo ucraino». Lo ha dichairato segretario di Stato americano Antony Blinken in una riunione speciale dell’Osce.

La città di Mariupol è sotto attacco: sarebbero state segnalate centinaia di esplosioni.

Le forze russe avrebbero preso il controllo del territorio della ex centrale nucleare di Chernobyl. Lo ha riferito all’agenzia di stampa ucraina Unian il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak. A confermarlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«I soldati ucraini  stanno sacrificando la loro vita per evitare una seconda Chernobyl – aveva scritto su Twitter, annunciando che le truppe russe stavano cercando d’impadronirsi della centrale – i nostri difensori stanno dando la vita perché la tragedia del 1986 non si ripeta». Sempre secondo quanto riporta NBC,  gli impianti di stoccaggio delle scorie sono attualmente intatti.

Secondo gli Alleati occidentali stimano che Kiev potrebbe cadere in mano alle forze russe “nel giro di poche ore”. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, sottolineando che le difese aeree ucraine sono state eliminate e le forze russe stanno avanzando su ambedue i lati del fiume Dnepr.

È stata bombardata una scuola italo-ucraina a Zhytomyr, a 150 chilometri a ovest della capitale Kiev. Lo riferisce all’ANSA Nataliya Nagalevska, insegnante dell’istituto.

Stando alle prime indiscrezioni, il Pentagono avrebbe dispiegato altri 7mila soldati statunitensi in Europa.

«Stamattina abbiamo sentito i bombardamenti alla periferia di Zhytomyr, a circa 30 km da qui, dove c’è la base aerea di Ozerne. I bambini sono rimasti a casa, a scuola ora siamo solo in 6 tra docenti e personale. Siamo nel rifugio e cerchiamo di capire cosa fare. La nostra provincia confina con la Bielorussia, girano voci che qualche carro armato sia entrato da lì» dichiara Nagalevska.

«Il nostro insegnante di educazione fisica è militare e adesso è partito per andare in guerra» continua il professore di italiano della scuola privata gestita dai salesiani, frequentata abitualmente da 200 ragazzi tra i 6 e i 17 anni e che include anche un oratorio.

«La gente è disorientata, la paura è arrivata all’improvviso: i russi vogliono avvicinarsi a Kiev e circondarla – spiega Nagalevska – adesso piano piano ci calmiamo e cerchiamo di capire cosa fare»

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/ EPA/SERGEY DOLZHENKO/POOL

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