Caso Pedri, il primario chiede l’annullamento del licenziamento

Tateo si è rivolto al giudice del lavoro per chiedere la revoca del provvedimento e un risarcimento danni

Nell’ambito del processo per la morte di Sara Pedri, la ginecologa la cui scomparsa ha fatto emergere un sistema di criticità nell’ospedale Santa Chiara di Trento (qui), l’ex primario Saverio Tateo ha chiesto al giudice del lavoro di annullare il suo licenziamento e di ottenere un risarcimento dei danni patiti.

Il primario era stato licenziato proprio in seguito all’ispezione ministeriale che aveva fatto emergere “elementi di criticità oggettiva” nella gestione del reparto di ginecologia e ostetricia.

A giugno si terrà la prima udienza del processo, nel quale saranno messe al vaglio le 17 contestazioni disciplinari mosse dall’azienda sanitaria contro l’ex primario che avrebbe perpetrato condotte vessatorie nei confronti del personale medico, infermieristico e sanitario del reparto. Il procedimento potrebbe avere dei risvolti penali, tuttora in fase di accertamento.

Anche la dottoressa Liliana Mereu, ex braccio destro del primario e coinvolta nell’inchiesta, si è rivolta al giudice del lavoro in risposta al proprio demansionamento e al trasferimento da Trento al reparto di ginecologia di Rovereto.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA

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