30 anni dal referendum anti apartheid

Era il 17 marzo del 1992 quando l’esito del referendum in Sudafrica diede il via alla fine dell’apartheid

Promosso dal leader del Partito nazionale Frederik Willem de Klerk, il referendum per la fine dell’apartheid era rivolto alle sole persone bianche. L’Esecutivo aveva già intrapreso la strada per la creazione di un nuovo Sudafrica. Un discorso di de Klerk al Parlamento il 2 febbraio del 1990 fu la prima pietra posata in questo senso. Tra i primi successi dopo questo discorso ci furono la riabilitazione dell’ANC e dei gruppi anti-apartheid che erano stati dichiarati illegali, l’abrogazione dei provvedimenti alla base del regime di segregazione e l’istituzione della Convenzione per un Sudafrica democratico (che aveva l’obiettivo di dare allo Stato un nuovo governo eletto da tutti i cittadini e una nuova costituzione). Il cambiamento più significativo, senza dubbio, avvenne l’11 febbraio 1990: la scarcerazione di Nelson Mandela.

Mandela fu uno dei maggiori oppositori dell’apartheid, per combatterlo fondò la costola giovanile dell‘African National Congress e divenne il vicepresidente del movimento nazionale.

A causa delle politiche di segregazione razziale il Sudafrica si trovò bersaglio di imponenti sanzioni internazionali e, dal 1961, anche di fortissime opposizioni interne anche armate.

Trent’anni fa, dunque, l’elettorato bianco si trovò a decidere in merito al processo di riforma e l’affluenza fu subito molto alta. Votarono 2,8 milioni di aventi diritto, più di quanti si fossero mai recati alle urne degli anni precedenti. Di questi, il 68,7% (circa 1,9 milioni di persone) si espresse a favore dell’apertura del governo. Solo a Pietersburg i voti contrari prevalsero.

Dopo aver visto i risultati Frederik Willem de Klerk dichiarò: «non succede spesso che, nel tempo di una generazione, una nazione abbia l’opportunità di elevarsi al di sopra di se stessa. Oggi, con questo referendum, l’elettorato bianco l’ha fatto. Ci aspetta un futuro pieno di sfide: nulla sarà facile ma abbiamo scelto la direzione e messo le basi per costruire una riconciliazione, garantire la pace e il progresso per tutti».

La fine dell’apartheid è, per convenzione, il 27 aprile del 1994. In questa data si svolsero le prime elezioni libere e aperte a tutta la popolazione nella storia del Sudafrica e Mandela divenne il primo presidente nero del Paese. 

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: PIXABAY

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