Ucraina: ok Camera a risoluzione maggioranza

Basata sulle comunicazioni di Draghi. Premier e e ministri da Mattarella in vista Consiglio Ue. Cartabia: impegno a prevenire infiltrazioni clan

 La Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del premier Mario Draghi in vista del Consiglio europeo del 24 e del 25 marzo (leggi qui). Durante la due giorni si discuterà dell’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina, di sicurezza e difesa, energia, questioni economiche, COVID-19 e relazioni esterne.

La risoluzione è stata votata per parti separati come richiesto dal gruppo di Alternativa.

Nel pomeriggio, sempre in vista del Consiglio Ue, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale il Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, il Ministro della Salute, Roberto Speranza, il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Roberto Garofoli e il sottosegretario di Stato agli Affari Europei, Vincenzo Amendola.

La ministra Marta Cartabia questo pomeriggio ha risposto a un’interrogazione sull’impegno del Governo per evitare che la guerra diventi veicolo per gli affari criminali: «il Governo è consapevole che ogni situazione di conflitto armato può costituire un’occasione per aprire un varco pericoloso agli affari criminali delle mafie, che potrebbero cercare di sfruttare le vulnerabilità del mercato e cercare di acquisire vantaggi nel traffico illecito di armi. Ed è per questo che rinnovo l’impegno mio personale e del Governo a porre in essere tutte le iniziative che si rendano necessarie ad assistere e rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto alle mafie e ai loro molteplici e mutevoli interessi».

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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