Draghi: “sentirò Putin, cerchiamo la pace”

Al termine del Consiglio europeo il premier afferma che è stata discussa la possibilità di inserire un tetto al prezzo del gas. Approvata la Bussola Strategica. Istituito un fondo di solidarietà per l’Ucraina

Arrivano le prime dichiarazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi al termine del Consiglio europeo.

«Sono stati due giorni molto importanti. Ieri, prima il Consiglio Nato, il G7 e il consiglio europeo. Sono stati fatti dei passi avanti verso decisioni da prendere insieme in un momento molto difficile» ha dichiarato il premier.

In merito alla questione del gas, Draghi ha dichiarato che entro maggio ci sarà un piano per diversificare le fonti: «per maggio avremo anche una proposta della commissione sulla possibilità di spacchettare la formazione del prezzo dell’energia elettrica da quella del gas, altro aspetto per cui bisogna aspettare un rapporto del regolatore europeo».

Il premier ha aggiunto: «ci saranno 15 miliardi di metri cubi gas liquido dagli Usa per l’Europa e la Snam acquisterà 2 rigassificatori, ha fatto sapere Draghi. Contiamo di essere in grado di assorbire la nostra quota di gas che ci viene offerta dagli Usa. Oggi abbiamo in funzione tre rigassificatori. La disposizione del ministro Ciongolani alla Snam è ora di acquistare altri due rigassificatori galleggianti. Si ha la sensazione che i progressi siano molto rapidi, entro un paio di settimane potremo presentare un piano di rigassificazione dettagliato».

«”Per maggio avremo una proposta della Commissione europea sulla possibilità, quindi non è detto che ci sia la possibilità, di spacchettare la formazione del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas. Che è un altro aspetto per il quale bisogna aspettare un rapporto del regolatore europeo. Il gas liquido si può comprare ovunque, quindi uno non è agganciato alla produzione russa, mentre il gas viene con i tubi. L’idea di mettere un tetto ai prezzi, segue lo stesso ragionamento dall’altra parte. Si può mettere – ha aggiunto il premier – perché il fornitore ha solo un cliente, quello che sta dall’altra parte del tubo, cioè l’Europa, che per inciso è il più grosso acquirente di gas naturale del mondo quindi ha un forte potere di mercato. Per questo la presidente von der Leyen ha proposto la possibilità di acquisti congiunti che vengono coordinati dalla commissione europea».

«Il 2% del Pil sulle spese per la difesa fu un impegno preso dal Governo italiano nel 2006. Quindi, 15-16 anni fa e sempre confermato da tutti i Governi da allora. Non credo ci siano state grandi discussioni in occasione di queste conferme e ora è tornato alla ribalta questo impegno, perché più urgente è venuta l’esigenza di iniziare a riarmarci. Per l’Italia, a differenza di altri Paesi, tutto ciò avviene all’interno della Difesa europea e una Difesa europea è fondamentale per poter arrivare all’integrazione politica» ha affermato Draghi in merito al capitolo Difesa.

In merito ad altre misure per affrontare il caro bollette il premier ha affermato: «Per quanto riguarda altri provvedimenti, faremo il Def. Vedremo».

Affrontato il tema della guerra in Ucraina. Il premier ha dichiarato che presto avrà colloqui con Vladimir Putin: «ho visto le parole del Santo padre, a cui vorrei esprimere la mia personale gratitudine e del governo. Vorrei ribadire che noi stiamo cercando la pace, io la sto cercando, veramente, gli altri leader europei, francesi e tedeschi in particolare, la stanno cercando. Hanno avuto, e avrò anche io, colloqui con Putin. Questa è la prima importante cosa da tenere a mente. Non siamo in guerra perché si segue un destino bellico. Si vuole la pace innanzitutto».

Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che la Commissione europea avrà il mandato per effettuare acquisti comuni di gas. «Abbiamo deciso per la prima volta che la Commissione avrà il mandato per effettuare acquisti congiunti, in particolare di gas. Come era stato deciso per i vaccini ai tempi della crisi del Covid. Gli acquisti di gruppo, la capacità di definire insieme contratti a lungo termine, sono lo strumento migliore per abbassare il prezzo del nostro gas e quindi abbiamo dato mandato alla Commissione per farlo» ha dichiarato il capo dell’Eliseo.

Al termine del Consiglio, il cancelliere tedesco Olfa Scholz si è mostrato scettico sugli interventi sul mercato: «la Germania e altri Paesi sono scettici quando si tratta di interventi sul mercato perchè si mettono a rischio le forniture e non c’è un effetto sostenibile sui prezzi».

A margine del vertice, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha affrontato la guerra in Ucraina. Su Twitter la presidente ha scritto: «ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha descritto la forza degli ucraini che stanno resistendo con coraggio. Hanno l’intera Ue dalla loro parte. Intensificheremo il nostro sostegno all’Ucraina, inaspriremo le nostre sanzioni e ci libereremo dai combustibili fossili russi».

Fondo di solidarietà per l’Ucraina

Il Consiglio europeo ha deciso di istituire un fondo fiduciario di solidarietà per l’Ucraina invitando i propri partner internazionali a partecipare e chiede che i preparativi partano senza rinvii. Alla Commissione Ue si chiederà di fornire assistenza tecnica per aiutare l’Ucraina a implementare le necessarie riforme. È quanto si legge nelle conclusioni del vertice.

Difesa

Il consiglio europeo ha approvato la Bussola Strategica, il piano per rafforzare il ruolo europeo nella difesa. «Il Consiglio europeo approva la Bussola strategica, che fornisce gli orientamenti strategici per il prossimo decennio e definisce un insieme coerente di azioni, modi e mezzi e obiettivi chiari necessari per questo nuovo impulso: consentire all’Unione europea di agire in modo più rapido e deciso di fronte alle crisi; garantire i nostri interessi e proteggere i nostri cittadini rafforzando la capacità dell’Unione europea di anticipare e mitigare le minacce; stimolare gli investimenti e l’innovazione per sviluppare congiuntamente le capacità e le tecnologie necessarie; approfondire la nostra cooperazione con i partner per raggiungere obiettivi comuni» si legge nelle conclusioni del vertice. 

In merito agli investimenti sulla sicurezza, i leader si sono accordati per un maggior impegno nel rafforzare la difesa. «Il Consiglio europeo attende con interesse un’analisi che la Commissione dovrà elaborare entro la metà di maggio, in coordinamento con l’Agenzia europea per la difesa, sulle carenze di investimenti nella difesa e sulle proposte per ogni ulteriore iniziativa necessaria per rafforzare la base industriale e tecnologica della difesa europea. Ciò contribuirà agli sforzi volti a rafforzare la resilienza dell’Unione europea e ad aumentare la sua capacità di sicurezza e di difesa attraverso maggiori e migliori investimenti, concentrandosi sulle carenze strategiche individuate. Al fine di rafforzare le capacità di difesa dell’Unione europea e degli Stati membri – si legge nel documento – è opportuno sfruttare appieno il potenziale degli strumenti e delle iniziative di finanziamento dell’Unione europea, in particolare il Fondo europeo per la difesa e la cooperazione strutturata permanente, il piano di sviluppo delle capacità e la revisione coordinata annuale della difesa. Inoltre, entro la fine del 2022 dovrebbero essere adottate misure per promuovere e facilitare l’accesso ai finanziamenti privati per l’industria della difesa, anche sfruttando al meglio le possibilità offerte dalla Banca europea per gli investimenti. Il Consiglio europeo valuterà regolarmente l’attuazione della Bussola strategica e i progressi compiuti nel settore della sicurezza e della difesa. Fornirà ulteriori orientamenti, se necessario».

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA7FILIPPO ATTILI/PALAZZO CHIGI

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