
Da un report dell’Istat i dati sul cambiamento climatico italiano
La temperatura media annua, nei capoluoghi di Regione, segna un incremento di 1,2 gradi sul valore 1971-2000 arrivando a quota 15,8 gradi.
Si tratta di quanto riportato da un report Istat sui cambiamenti climatici. L’anno di riferimento è il 2020. «In tutte le città – si legge – le anomalie di temperatura media sono positive e dovute a rialzi della temperatura, sia minima che massima: le più alte si rilevano a Perugia (+2,1), Roma (+2), Milano (+1,9), Bologna (+1,8) e Torino (+1,7)».
Il 2020 svetta come anno meno piovoso degli ultimi 10, raggiungendo il record negativo del 2011, con un livello di precipitazioni totale annuo di 661 millimetri.
Le città che segnano le carenze di pioggia sono 22, tra queste svettano per i valori negativi: Napoli (-423,5mm), Catanzaro (-416) e Catania (-359,7). Anche nei capoluoghi di Regione la media rispetto ai valori 1971-2000 è negativa (-91mm) e in testa si trova ancora Napoli (-439,6mm) seguono: Genova (-276,9), Catanzaro (-262,1), Firenze (-221,6), Bologna (-211,9) e Milano (-196).
Nel 2020 le notti estive sono state sempre più tropicali. I giorni estivi (cioè quelli che registrano la temperatura massima maggiore di 25 gradi) in media sono 112 e salgono a 56 le notti tropicali (con la temperatura che non scende sotto i 20 gradi).
Ad eccezione di Palermo, i capoluoghi di Regione segnalano un incremento di giorni estivi: ad Aosta (sono 41 giorni estivi in più), Perugia (+35), Roma (+27) e Trieste (+26). Le notti tropicali raggiungono quota +53 a Napoli, seguono Milano (+34), Catanzaro (+33) e Palermo (+27).
«Sono sempre più diffusi gli interventi di forestazione urbana, utili per la mitigazione, presenti in 47 capoluoghi (31 nel 2011), per una superficie complessiva di 11,6 milioni di m2 – scrive l’Istat. – Nelle tre maggiori città l’inquinamento atmosferico è in lieve miglioramento, ma Milano è penalizzata dalla scarsa presenza di aree verdi, Roma ha il tasso di motorizzazione più elevato e Napoli il parco circolante più obsoleto».
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: PIXABAY