Incidente Suv: l’imprenditore viaggiava a 180 km/h

Secondo la perizia della Procura della Repubblica di Pordenone, l’uomo che ha investito e ucciso le due cugine procedeva ad alta velocità

Secondo il perito della Procura della Repubblica di Pordenone, l’uomo che ha investito e ucciso con il Suv le due cugine venete sull’autostrada A28 procedeva 180 km/h (leggi qui).

Nella relazione si legge: «la causa tecnica determinante e unica del sinistro è il tamponamento da parte del veicolo dell’indagato, mentre procedeva a una velocità di circa 180 chilometri all’ora, ai danni dell’utilitaria delle vittime, che lo precedeva nella prima corsia di marcia, mantenendo una velocità di circa 90 chilometri all’ora».

 Nel tamponamento rimasero gravemente ferite anche le due figlie piccole di una delle vittime.

Per la vicenda è stato arrestato e posto ai domiciliari, con braccialetto elettronico, un imprenditore di origine bulgara di 61 anni, che dopo l’incidente era fuggito a piedi ed era stato rintracciato alcune ore dopo nella propria abitazione. L’uomo dovrà rispondere dell’accusa di omicidio stradale.

«Gli agenti intervenuti – si legge ancora nella perizia – hanno sottoposto il conducente dell’auto che ha tamponato ad accertamenti riscontrando uno stato di alterazione psicofisica in seguito all’assunzione di sostanze alcoliche. Uno stato di alterazione che potrebbe aver contribuito al mancato-tardato apprezzamento da parte del conducente del differenziale di velocità esistente con l’auto che lo precedeva».

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA

Rispondi