Bucha, il sindaco: “56 civili giustiziati”. 19.500 i soldati russi morti

Viminale: sono 89.920 i profughi arrivati fino a ora in Italia. Kiev, 166 siti culturali distrutti o danneggiati

Emergono nuovi dettagli sugli orrori commessi a Bucha. Il sindaco sostiene che un cittadino su 10 sarebbe stato fucilato dai russi: «in una fossa abbiamo trovato 40 civili con i segni di arma da fuoco, non sono segni di ordigni, sono stati giustiziati. E 56 civili giustiziati, i loro cadaveri sono stati trovati nella seconda fossa comune, l’esercito russo stava commettendo genocidio contro il popolo ucraino».

Secondo il consigliere del ministro dell’Interno ucraino Vadym Denysenko, l’offensiva finale nella regione del Donbass da parte della Russia è “già iniziata“: «i russi stanno accumulando le loro forze – ha detto – sì, non ci sono ancora le grandi battaglie di cui si parla tanto negli ultimi giorni. Ma in generale potremmo dire che l’offensiva è già iniziata». L’esercito ucraino, intanto, si starebbe preparando alla “battaglia finale” a Mariupol, assediata da settimane.

Torneranno a operare, intensificando le operazioni, in Ucraina orientale anche le forze filorusse di Donetsk. «Ora l’operazione sarà intensificata. Più ritardiamo, più la popolazione civile semplicemente soffre, essendo tenuta in ostaggio dalla situazione. Abbiamo identificato le aree in cui alcuni passi devono essere accelerati» – ha affermato Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk, citato dalla Tass.

Da Kiev rendono noto che dall’inizio dell’invasione a oggi 166 siti culturali sono stati distrutti o danneggiati. Di questi almeno 20 sarebbero a Chernihiv: lo riferisce ministro della Cultura Oleksandr Tkachenko parlando di crimini contro il patrimonio culturale.

Il governatore di Kharkiv ha reso noto che nelle ultime 24 ore la regione è stata attaccata almeno 66 volte dall’artiglieria russa, da lanciamine e lanciarazzi multipli. A causa degli attacchi ci sono stati 11 morti, tra cui una bambina di 7 anni, e 14 feriti.

Il quartier generale della difesa territoriale della DPR ripresa dalla Tass ha dichiarato che da Mariupol sono state evacuate 415 persone in 24 ore. Le truppe russe hanno colpito un deposito di acido nitrico nella regione di Lugansk e un’enorme nube arancione si è alzata nel cielo. Sul web gira il video dell’evento.

Secondo media locali, le forze armate tedesche stanno preparando un volo per trasferire i civili ucraini feriti per la prima volta dal 24 febbraio. Un Airbus A310 MedEvac dell’Aeronautica dovrebbe decollare da un aeroporto militare diretto a Rzeszow (Resovia), nel sudest della Polonia, a circa 90 km dal confine ucraino. Il volo trasferirà bambini e adulti in Germania per cure mediche.

Da stamattina all’alba le sirene antiaeree stanno suonando in gran parte delle Regioni dell’Ucraina: oltre che nelle principali del sud, l’allarme è scattato anche ad est. Tra le interessate: Kiev, Leopoli, Dnipro, Termopil, Volyn, Zakarpattia, Chernivtsi, Rivne, Ivano Frankivsk, Khmelnytsky, Kirovohrad, Cherkasy, Zhytomyr, Vinnytsia e Sumy.

Sono stati concordati per oggi 9 corridoi umanitari che comprendono anche Mariupol, ma da qui le persone dovranno spostarsi con mezzi propri.

Il numero dei bambini uccisi dall’inizio dell’invasione russa è salito a 183. I soldati russi morti da inizio conflitto sarebbe 19.500 secondo quanto emerge dal bollettino news quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine. L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR) ha riportato che 1.793 civili sono stati uccisi e 2.439 feriti in Ucraina in totale. Solo nel primo mese di emergenza, in collaborazione con Save the Children, Unicef ha assistito oltre 1.900 bambini ucraini con le loro famiglie: sono oltre 7,1 milioni le persone sfollate a causa della guerra in Ucraina e circa la metà sono minori.

L’ultimo bollettino dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine parla di 19.500 soldati russi morti dall’inizio dell’aggressione.

Il Guardian ha riportato le parole del capo della Repubblica russa della Cecenia, Ramzan Kadyrov, che ha minacciato: «ci sarà un’offensiva, non solo su Mariupol ma anche su altri luoghi, città e villaggi. In primo luogo libereremo completamente Luhansk e Donetsk, e poi prenderemo Kiev e tutte le altre città».

Intanto il Viminale ha fatto sapere che i profughi arrivati fino a ora in Italia sono 89.920, di cui 46.491 donne, 9.984 uomini e 33.445 minori. Le destinazioni principali sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA

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