Putin: resisteremo ai tentativi di isolare Mosca e Minsk

Lukashenko: “sempre al fianco della Russia, in ogni situazione”

«La Bielorussia resterà sempre al fianco della Russia, in qualsiasi modo evolva la situazione»: con queste parole al termine del colloquio con Vladimir Putin, il presidente bielorusso Lukashenko ha riconfermato il legame sempre più solido tra i due Paesi.

Il presidente ucraino Zelensky ha parlato oggi davanti al Parlamento lituano, denunciando la situazione in Ucraina: «nelle aree occupate liberate dell’Ucraina il lavoro continua per registrare e indagare sui crimini di guerra commessi dalla Russia. Quasi ogni giorno vengono trovate nuove fosse comuni. Migliaia di vittime, centinaia di casi di brutali torture. Si trovano ancora cadaveri nei tombini e negli scantinati. Corpi legati e mutilati. Centinaia di orfani, almeno centinaia di bambini, sono stati denunciati centinaia di stupri, tra cui ragazze minorenni e bambini molto piccoli e persino neonati».

Kiev intanto ha stilato una lista di 100 traditori, tramite L’Agenzia Nazionale per la Prevenzione della Corruzione e l’ONG HONEST Movement, che hanno inserito nel registro le prime 100 persone, tra cui 13 media.

Questa mattina il presidente russo Vladimir Putin è arrivato a Blagoveshchensk dove avrà un colloquio con il suo omologo bielorusso Alexander Lukashenko. «Si prevede che prima dell’incontro bilaterale, i capi di Stato esamineranno la costruzione del cosmodromo di Vostochny e delle infrastrutture da un elicottero, quindi parleranno con i lavoratori e assegneranno i piloti-cosmonauti», fa sapere il sito dell’agenzia russa Ria Novosti.

L’incontro ha ribadito la solida partnership fra i due attori internazionali, che hanno visitato insieme il cosmodromo di Vostochny, nella regione di Amur. Lukashenko ha ribadito che “la Bielorussia sarà sempre al fianco della Russia, in ogni situazione“. Rivolgendosi all’alleato, il presidente rassicura: «potete contare sui bielorussi. Sapete che indipendentemente da qualsiasi situazione potete contare su di noi, i russi possono contare su di noi, saremo sempre lì, non importa come la situazione si sviluppa».

La fedeltà incondizionata è ricambiata anche dall’altra parte: Putin, di tutta risposta, ha assicurato che Mosca e Minsk insieme “contrasteranno i tentativi di isolarle“. Il presidente russo ha anche dichiarato che “quello che sta succedendo in Ucraina è una tragedia, ma la Russia non aveva scelta“.

L’incontro fra i leader è stata occasione per ribadire che “la Bielorussia è il posto perfetto per i negoziati” e che “i colloqui con l’Ucraina sono cominciati in buona parte grazie a Lukashenko“.

Nel consueto video messaggio quotidiano, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato la difficoltà del rientrare in alcune zone del Paese assediate dai russi, che avrebbero “lasciato mine ovunque“: «nelle case, nelle strade, nelle auto, nelle porte. Hanno fatto di tutto per rendere il più pericoloso possibile il ritorno in queste aree. Hanno fatto di tutto per uccidere o mutilare il maggior numero possibile della nostra gente quando sono stati costretti a ritirarsi dalla nostra terra», ha sentenziato, parlando di “centinaia di migliaia di oggetti pericolosi, mine e proiettili inesplosi” trovati nelle regioni del nord del paese.

Non solo: Zelensky si è detto preoccupato che i russi possano usare armi chimiche nella “nuova fase del terrore”. “Voglio ricordare ai leader mondiali – ha aggiunto – che si è già discusso del possibile uso di armi chimiche da parte dell’esercito russo. E già in quel momento significava che era necessario reagire all’aggressione russa in modo molto più duro e rapido”.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA / Twitter Russia in RSA

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