Brasile, niente osservatori Ue alle elezioni presidenziali

Il diniego è stato annunciato dal Ministero degli Esteri, che ha aperto alla presenza di osservatori dell’Oas

Ad appena 6 mesi dalle elezioni presidenziali in Brasile, il Governo ha escluso la presenza di osservatori dell’Unione europea: la decisione si pone in contrasto con il parere espresso dal presidente del Tribunale superiore elettorale Edson Fachin che aveva esplicitamente dichiarato di voler invitare emissari dal Vecchio Continente.

Il Ministero degli Esteri ha spiegato che “non è nella tradizione del Brasile essere valutato da un’organizzazione internazionale di cui non fa parte“, ribadendo oltretutto che l’Ue “non invia missioni elettorali nei propri Stati membri“.

Piuttosto sarebbe possibile pensare alla partecipazione di osservatori dell’Oas – Organizzazione degli Stati americani, come già accaduto nelle tornate del 2018 e del 2020.

La polemica affonda le radici nelle accuse di Bolsonaro che a più riprese ha denunciato il rischio di brogli elettorali. Sulla rielezione del presidente incombe anche l’ombra dell’ex Capo di Stato Lula, che ha già anticipato la sua candidatura (lo abbiamo visto qui).

di: Marianna MANCINI

FOTO: SHUTTERSTOCK

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