Pasquetta 2022, le 10 regole per fare un barbecue perfetto

Il Lunedi dell’Angelo è il giorno delle grigliate in famiglia

Pasquetta ormai è decisamente alle porte: il lunedì dell’Angelo (leggi qui) è il giorno delle gite fuori porta ma anche delle grigliate in famiglia o con gli amici. Preparare un barbecue come si deve è un’arte nella quale molti si improvvisano, armeggiando brace, carbonella, diavolina, griglie, aromi e attrezzi, oltre naturalmente alla carne o pesce da cuocere.

La prima buona regola è in assoluto guardare le previsioni del tempo che, per la giornata di oggi, annunciano una giornata serena, senza pioggia e vento. Però prima di passare ai consigli, è bene ricordare che l’accensione di fuochi è vietata per motivi di sicurezza. Chi decide di ignorare i divieti comunali, rischia sanzioni pecuniarie pesante ma anche condanne penali in caso di incendi.

Dunque, nel concreto, una delle prime cose da tener ben presente è la posizione del barbecue: per chi non ha un barbecue costruito in giardino o sul balcone ma dispone di quelli mobili, leggeri o a rotelle, naturali o dotati di bombola a gas per alimentare la brace, la scelta della location è fondamentale. Il terreno dev’essere stabile, in modo tale che il barbecue non traballi, messo in una posizione protetta dal vento per evitare dispersioni e spegnimenti. Se possibile, non troppa esposta al sole, per poter evitare capogiri al cuoco che deve già sostenere le temperature alte della griglia.

Anche se può sembrare scontato, un dilemma cruciale è: legna o carbonella. I puristi preferiscono la prima che, a quanto pare, garantirebbe al cibo un’aroma più naturale. Il problema è che non è semplice, procurarsela e non è facile da accendere. Per cui, la carbonella acquistata al supermercato diventa spesso l’opzione preferita: si accende facilmente, diventato brace ardente.

Logicamente, non basta disporre a casaccio legna o carbonella per accendere un buon fuoco. Gli esperti fuochisti, infatti, suggeriscono di creare una sorta di vulcano compatto posizionando al centro eventuali legnetti piccoli o pastiglie infiammabili. Questo è il cuore del barbecue, il primo fuoco nasce qui. Quando le braci saranno sufficientemente ardenti potranno essere sparpagliate su tutta la superficie permettendo la propagazione del calore in maniera uniforme. 

Dopo aver sistemato per bene il tutto, per facilitare l’accensione del fuoco utile alla trasformazione di legna e carbonella in brace, si possono utilizzare pastiglie industriali, la famosa diavolina, o meglio ancora naturali, scongiurando l’inquinamento e fastidiosi odori. Eventualmente, è possibile utilizzare foglie, legnetti e, proprio al limite, pezzetti di carta. Fortemente sconsigliata la pratica di gettare alcol sul falò, per evitare il pericoloso ritorno di fiamma. L’uso di legnetti profumati per aromatizzare le braci e insaporire la carne è una raffinatezza indispensabile: rosmarino e alloro possono fare la differenza e tornano buoni anche per realizzare una salsa a base d’olio da mettere in tavola per la marinatura.

Indispensabile è il tempo: quando la carbonella passa dal nero al bianco vuol dire che è incandescente mentre il legno diventerà scuro e produrrà cenere. L’operazione dipende, ovviamente, dalle dimensioni del barbecue ma generalmente è necessaria almeno mezz’ora prima di porre il cibo sulla griglia ed essere sicuri che inizi a cuocere subito. Il tempo utile prima di togliere il cibo dalla griglia, è legato al tipo di carne o pesce e dalle dimensioni. I pezzi più grandi necessitano di una cottura più lunga, con minore calore. Quelli più piccoli esattamente il contrario. Se si fa ha fame, dunque, meglio partire dalla salsicce e godersi l’attesa delle bistecche. Meglio, in ogni caso, cuocere insieme pezzi delle stesse dimensioni.

Particolare attenzione va posta alle fiamme: La carne esposta al calore libera il grasso che si riversa sulla brace, alimentando le fiamme che sembravano sopite e il rischio è quello di bruciare la carne. Dunque, è preferibile posizionare la griglia nella posizione più alta o intermedia. Solitamente sono tre i livelli di altezza per le griglie di acciaio. Quando la brace perde calore si può sfruttare quello più basso. Ma attenti a non far cadere i pezzi di carne sulla carbonella, un classico.

Per quanto riguarda le pietanze, la carne va posizionata sulla griglia a temperatura ambiente, per cui è consigliabile toglierla dal frigo un’oretta prima della cottura, tenendola lontana da luoghi caldi. Nel caso della salsiccia, ognuno può liberamente metterla intera o a metà. Nel primo caso, però, servirà più tempo per cuocerle. Ma anche la grigliata può dare grandi soddisfazioni però attenti a non fare errori Il pesce richiede temperature più bassa e impiega di più a cuocersi, a meno che non si tratti di tranci come salmone, tonno e spada, ideali per il barbecue perché non si sfaldano. Per i palati fini che preferiscono spigole e orate, da ricordare che vanno cotti sviscerati ma con la pelle che verrà poi tolta insieme alle lische

Logicamente si possono cuocere anche verdure come melanzana, zucchine, peperoni e fette di formaggio. Fantastiche sono le patate al cartoccio: i tuberi, avvolti nella carta stagnola e adagiati direttamente sulla brace, vanno estratti dopo una ventina di minuti. Sarà un piacere sbucciarli e degustarli magari con olio e burro. 

di: Federico ANTONOPULO

FOTO: PIXABAY

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