
La giornata che segue la Pasqua è festiva: si chiama Lunedì dell’Angelo, ma per tutti è Pasquetta
Tutti la conosciamo come Pasquetta, anche se ufficialmente si chiama Lunedì dell’Angelo e quest’anno cade il 18 aprile, giorno festivo che segue la Pasqua. La tradizione vuole che il giorno in questione sia trascorso fuori città, tra gite e scampagnate, finalmente possibile dopo due anni di stop causa pandemia. La festività è stata istituita in Italia nel dopoguerra per prolungare le ferie pasquali. È festivo in quasi tutta l’Europa, in Canada e in Australia.
Il termine Pasquetta è, evidentemente, un diminutivo-vezzeggiativo di Pasqua, entrato nell’uso comune per poter indicare la giornata festiva che segue la Pasqua. Il nome corretto, in realtà, è Lunedì dell’Angelo, dove si ricorda l’angelo che apparve alle donne arrivate al sepolcro, ormai vuoto, di Cristo. Ed è proprio questa la figura celestiale che annuncia la risurrezione e dice alle donne di avvertire gli Apostoli.
Il Vangelo racconta che tre donne si recarono al sepolcro per cospargere il corpo di Gesù con olii aromatici e, al loro arrivo, trovarono un grande masso che serrava l’accesso alla tomba. Secondo quanto scrive l’evangelista Marco 16, 1-7, un angelo disse a loro: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! È risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto».
Nei Vangeli si parla di giorno dopo la Pasqua e forse per questo è tradizionalmente festeggiato di lunedì, anche se in realtà gli evangelisti parlavano della Pasqua Ebraica che non cadeva di domenica, ma il giorno prima. Le donne, alla fine, incontrarono l’angelo al sepolcro di domenica.
Anche la tradizione della gita fuori porta potrebbe, eventualmente, venire dal Vangelo. Infatti, l’evangelista Luca 24, 30-31, racconta una delle prime apparizioni di Gesù risorto che si mostrò ai discepoli in viaggio a Emmaus, poco fuori Gerusalemme. Non più in citta, appunto, ma fuori dalle porte.
di: Federico ANTONOPULO
FOTO: PIXABAY