Iraq, tempesta di sabbia causa la chiusura degli aeroporti

Baghdad e Najaf sono temporaneamente fuori servizio. È la terza volta in due settimane

Una violenta tempesta di sabbia ha colpito nelle ultime ore l’Iraq per la terza volta in due settimane (leggi qui), forzando le autorità a chiudere temporaneamente i principali aeroporti internazionali di Baghdad e Najaf. Lo riferisce l’agenzia di notizie governativa Nina, secondo cui il fenomeno è destinato a persistere almeno fino a domani, 21 aprile.

Secondo le statistiche della Banca mondiale riportato oggi, 20 aprile, dai media internazionali e regionali, l’Iraq è uno dei cinque Paesi al mondo più sensibili ai cambiamenti climatici e, in particolare al fenomeno della desertificazione. A novembre, l’ente ha stimato che il Paese potrebbe arrivare a subire un calo significativo delle sue risorse idriche entro il 2050, intorno al 20%.

Secondo il Ministero dell’ambiente iracheno, citato dall’agenzia Nina, la frequenza delle tempeste di sabbia aumenterà significativamente nei prossimi a causa principalmente della desertificazione e della mancanza di contorni verdi attorno ai principali centri urbani.

di: Federico ANTONOPULO

FOTO: ANSA/AHMED JALIL

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