Bolsonaro ha concesso l’indulto a un deputato condannato

Daniel Silveira avrebbe dovuto scontare quasi 9 anni per atti antidemocratici e minacce ai magistrati

Mercoledì la Corte suprema del Brasile aveva condannato a quasi 9 anni di carcere il deputato federale Daniel Silveira, accusato di atti antidemocratici e minacce ai magistrati. Oggi, però, il presidente Bolsonaro ha concesso l’indulto al parlamentare, suo alleato di Governo.

La decisione è stata oggetto di dure critiche da parte dell’opposizione e ha generato non poco scompiglio anche nell’ambiente giudiziario. Il candidato alla presidenza del Partito democratico laburista Ciro Gomes ha spiegato la mossa come una strategia politica di Bolsonaro che vorrebbe “accelerare il passo verso il golpe“.

Con questo indulto Bolsonaro ha rivendicato di difendere la libertà di espressione di Silveira, la cui condanna era stata votata da 10 degli 11 giudici della Corte federale. La sentenza prevedeva anche la decadenza del mandato del deputato e la sua ineleggibilità alle elezioni di ottobre.

Intanto Lula ha licenziato il suo addetto al marketing politico Augusto Fonseca. Ufficialmente il Partito dei lavoratori ha spiegato il licenziamento adducendo “ragioni amministrative e finanziarie” ma fonti interne hanno ammesso che la sua uscita di scena sarebbe legata ai risultati deludenti dei primi spot televisivi registrati e giudicati “privi di emozione”.

Sarebbe a rischio anche la posizione di Franklin Martins, capo della comunicazione di Lula.

Secondo un sondaggio di inizio marzo di cui abbiamo parlato qui, Bolsonaro si attesta al 30% nelle intenzioni di voto, contro il 40% dell’ex capo di Stato Lula. Stando alle ultime rilevazioni, l’ex presidente manterrebbe il 42% dei voti ma si sarebbe accorciata la forbice con Bolsonaro, salito al 33%.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/Joedson Alves

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