
Le carcasse si trovavano vicino alla diga d’acqua del campo petrolifero Karazhanbas nella regione di Mangistau
Decide di foche morte sono state ritrovate sulla costa del Mar Caspio, nei pressi della diga d’acqua del campo petrolifero Karazhanbas nella regione di Mangistau. «Le agenzie ambientali locali stanno indagando sulla causa della morte», ha dichiarato, lo scorso mercoledì 20 aprile, il Comitato per la pesca del Ministero dell’Ecologia, della Geologia e delle Risorse Naturali. Gli ispettori, a seguito delle informazioni pubblicizzate sui social media in merito alla questione foche, si sono recati tempestivamente sul posto per verificare i fatti.
«Il 26 aprile, gli ispettori hanno confermato il ritrovamento di 22 foche morte sparse lungo la costa. Lo stato di decomposizione delle carcasse potrebbe complicare l’esame forense», ha detto il ministero. Gli Ispettori del Dipartimento del pesce, insieme ai ranger della zona, stanno pattugliando la tratta costiera alla ricerca degli animali morti.
Già lo scorso 2000 sono state registrate 12.000 foche morte a causa del virus del cimurro canino. Nel 2007, il medesimo virus ne ha uccise quasi 1000. Nell’ottobre 2008, la foca del Caspio è stata riclassificata da animale vulnerabile a in pericolo, tanto che nel 2020 l’animale è stato incluso nel Libro Rosso del Paese, ovvero la lista delle specie minacciate, la cui popolazione ha visto diminuire i propri esemplari da milioni a 100.000 negli ultimi 100 anni.
di: Federico ANTONOPULO
FOTO: ANSA/STEWART COOK/ANSA