Eurovision, gli ucraini Kalush Orchestra: saremo megafono del nostro Paese

La rap band parteciperà al concorso con il brano “Stefania”

«Questo è il nostro modo per essere utili al nostro Paese»: emozionati, ma anche determinati, i Kalush Orchestra si preparano a calcare il palco dell’Eurovision a Torino per rappresentare l’Ucraina.

La partecipazione al contest è “la possibilità che ci viene data di rappresentare la nostra cultura a livello internazionale, e mostrare quanto sia incrollabile lo spirito ucraino e il coraggio anche su un palco musicale“.

«Noi ora siamo come un altro megafono dell’Ucraina, e rappresentare il Paese in questo momento è una grande responsabilità» spiega la band, che ha ribadito di esibirsi “a nome di ciascuno che è stato colpito dalla guerra e combatte per la pace“.

Il gruppo è formato dal rapper Oleh Psjuk e dai musicisti Ihor Didenčuk e MC Kilimmen, che ha voluto evidenziare come “all’Eurovision non ci sono state molte canzoni del genere hip-hop e nemmeno una band rap che abbia mai vinto, e quindi siamo lieti di presentare questa nuova tendenza al concorso“.

Il gruppo si esibirà con il brano Stefania: «vogliamo mostrare agli ucraini nella notte dell’Eurovision che non sono soli, che tutta l’Europa guarda come noi combattiamo in questa guerra crudele e ci sostiene. Perché non succeda diversamente, noi vinceremo».

Il frontman ha raccontato che alcuni membri della band sono anche combattenti nell’esercito ucraino.

La band ha poi accolto le iniziative che hanno escluso dalle competizioni internazionali, oltre al concorrente russo in gara per l’Eurovision, anche atleti, intellettuali e artisti: «gli artisti russi, gli sportivi, i creativi, che osservano e non fanno nulla affinché questa guerra finisca, diventano complici di questi crimini. Per questo loro allontanamento dalla partecipazione ai concorsi internazionali e competizioni è una reazione del tutto logica di tutti i Paesi».

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/Paul Bergen

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