
Alla vigilia della 1 maggio, le parole di Emma Marrazzo, la mamma dell’operaia 22enne morta lo scorso anno mentre lavorava a un orditoio in una ditta nella provincia di Prato
«Domani non si può festeggiare perché a quanto pare sul lavoro c’è una vera e propria guerra. Lo dicono chiaro anche i dati, tre morti al giorno, hanno fatto una media, quindi i lavoratori cosa devono festeggiare?» Sono queste, alla vigilia del 1 maggio, le parole di Emma Marrazzo, la madre di Luana D’Orazio, l’operaia 22enne morta il 3 maggio 2021 mentre lavorava a un orditoio in una ditta di Montemurlo, in provincia di Prato (leggi qui). Secondo l’inchiesta della Procura di Prato, al macchinario sarebbero stati disattivati i dispositivi di sicurezza.
«Spero che si riesca a ottenere qualcosa – continua Marrazzo, impegnata affinché i luoghi di lavoro diventino più sicuri, io sarei contenta se mettessero le telecamere sul posto di lavoro. Sono morti che si possono evitare, morti violente come in una guerra».
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI