Il premier ha dato dieci giorni all’Europa “per battere un colpo e trovare una soluzione adeguata alla grave emergenza che tutti i Paesi stanno vivendo. Gualtieri: “Serve condivisione del rischio”. Dall’Austria stop immediato del cancelliere Kurz: no ai coronabond
L’Italia ha rifiutato di firmare la bozza di conclusione del Consiglio Ue sulla risposta economica all’emergenza Coronavirus. Il premier, a quanto si apprende da fonti da Palazzo Chigi, ha dato dieci giorni all’Europa “per battere un colpo e trovare una soluzione adeguata alla grave emergenza che tutti i Paesi stanno vivendo”, al termine di una giornata in cui è andato in scena tra le diverse anime dell’Ue anche uno scontro sui Coronabond. Conte ha chiesto ai leader europei di istituire una sorta di gruppo di lavoro formato dai “cinque presidenti” (di Consiglio Ue, Commissione Ue, Europarlamento, Bce, Eurogruppo) per la formulazione di una proposta di risposta comune. Proposta che, si sottolinea, è stata formulata dal premier in accordo con il suo omologo spagnolo Pedro Sanchez.
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