Bebe Vio, è oro

Alle Paralimpiadi l’atleta vince la medaglia più importante nel fioretto. A Tokyo gli atleti paralimpici afgani che erano riusciti a lasciare Kabul

La schermitrice italiana Bebe Vio ha vinto la medaglia d’oro nella finale del fioretto individuale, categoria B, delle Paralimpiadi di Tokyo.

Ha combattuto la finale con l’atleta cinese Jingjing Zhou e l’ha battuta per 15 a 9. È la seconda volta: aveva vinto contro di lei anche a Rio 2016.

Un trionfo storico, a seguito del quale la 24enne di Momigliano Veneto si è lasciata andare a un momento di grande commozione: «Ad aprile ho avuto un’infezione da staffilococco, talmente grave che si prospettava l’amputazione del braccio sinistro e addirittura la morte. Quindi è un miracolo che io sia qui e questo oro pesa molto di più di quello di Rio – ha spiegato – È stato un miracolo e per questo devo ringraziare l’ortopedico che mi ha operato, si chiama Accetta…, e tutto lo staff che mi ha aiutato a prepararmi. Un’impresa che sembrava impossibile. Ecco perchè ho pianto tanto».

Quella di Vio è la prima medaglia italiana nella scherma a questi Giochi e porta il medagliere tricolore a quota 18: 5 ori, 7 argenti e 7 bronzi. Al momento, l’Italia è in 10ema posizione a livello mondiale.

Intanto sono arrivati oggi a Tokyo gli atleti paralimpici afgani che erano riusciti a lasciare Kabul su un volo dell’Aeronautica militare australiana: Zakia Khoudadadi e Hossain Rasouli. Zakia, atleta del taekwondo, è la prima donna afghana chiamata a partecipare alle Paralimpiadi.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA

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