Afghanistan, Biden difende il ritiro degli americani

“Era ora di terminare questa guerra. La nuova sfida è competere con Cina e Russia”. Giovedì la bilaterale Italia-Francia

Biden difende con forza il ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan (guarda qui) e risponde alle critiche arrivate su più fronti, definendola “la scelta migliore” per l’America. «Mi rifiuto di continuare una guerra che non serve più l’interesse vitale degli americani», ha detto il presidente che ha parlato alla nazione dalla Casa Bianca, all’indomani della partenza dell’ultimo soldato americano dall’Afghanistan, 24 ore prima della scadenza finale fissata al 31 agosto.  

«Mi prendo tutte le responsabilità. Non volevo continuare questa guerra per sempre – ha poi detto Biden. – Di fronte all’avanzata dei talebani avevamo due scelte: o seguire gli accordi fatti dal mio predecessore Donald Trump o inviare altre migliaia di soldati in una escalation della guerra. Per me era ora di finire questa guerra. C’è un mondo nuovo e dobbiamo difendere gli Usa da nuove minacce. La nostra strategia deve cambiare. Non avevamo bisogno di continuare una guerra di terra. Il mondo sta cambiando, dobbiamo affrontare le sfide di questo secolo e la competizione con la Cina o la Russia, continuando a combattere il terrorismo. E’ arrivato il momento di guardare al futuro. Questa è la decisione giusta, la decisione più saggia per l’America».

Alle critiche sui tempi e la modalità del ritiro e delle operazioni di evacuazione, Biden ha risposto elogiando il “successo straordinario” del ponte aereo messo in piedi dagli Usa, il più grande della storia, definendo l’evacuazione di 122 mila persone una “missione di misericordia” e assicurando che non si poteva fare di meglio. L’amministrazione Usa, infine, rimane a lavoro per facilitare la partenza dei 100-200 americani rimasti ancora in Afghanistan e intenzionati a partire. 

Intanto giovedì il premier italiano e il presidente della repubblica francese si incontreranno a Marsiglia principalmente per costruire un percorso comune di proposta e di intervento per la stabilizzazione dello Stato afghano. L’agenda resta però ancora da confermare nello specifico. Probabilmente il bilaterale Italia-Francia affronterà i temi largamente dibattuti negli ultimi giorni: l’ipotetica necessità di un’effettiva difesa europea; le misure che dovranno essere attuate in caso di un flusso massiccio di rifugiati afghani verso l’Europa; la possibilità di istituire un presidio europeo per proteggere i collaboratori che hanno scelto di rimanere ancora in territorio afghano a difesa della popolazione.

di: Maria Lucia PANUCCI

FOTO: ANSA/EPA

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