La conferenza stampa del premier segna la ripartenza della politica. Confronto in queste ore con Ema e Cts per la terza dose ai più fragili
Dopo le tensioni dovute alle manifestazioni contro il Green Pass e alla spaccatura nella maggioranza di Governo proprio sul tema della certificazione verde, il premier Mario Draghi ha indetto oggi una conferenza stampa che segna la ripartenza della politica dopo la pausa estiva (leggi qui).
Il premier ha esordito con alcuni dati sulla campagna vaccinale: dicendosi fiducioso per quanto riguarda i suoi risultati. «Sono fiducioso che raggiungeremo l’obiettivo dell’80 per cento di popolazione vaccinata entro fine settembre – ha dichiarato – i dati sui vaccini danno conforto sia per la ripresa dell’attività produttiva sia per la ripresa della scuola», dopodiché ha lanciato un nuovo invito a vaccinarsi.
Sulla terza dose del vaccino anti-Covid Draghi ha spiegato che c’è un confronto in queste ore: «si partirà nel mese di settembre, alla fine, dalle persone che hanno avuto una risposta immunitaria fragile. Anche l’Ema ha dato questa indicazione e il nostro Cts ha espresso una opinione».
Per quanto riguarda la situazione economica tra riforme e ripresa, Draghi ha spiegato che l’agenda del Governo è molto fitta ma che i dati sono incoraggianti: «sulle riforme il governo ha un’agenda molto fitta, dalla concorrenza alla giustizia. Poi dovremo affrontare il problema fondamentale delle politiche attive del lavoro. È prevedibile che molti settori dovranno ristrutturarsi – ha spiegato – come sapete l’economia continua a crescere anche molto più delle aspettative, basta vedere le cifre previste dal Mef a marzo, questo ci dà incoraggiamento e anche il mercato del lavoro va bene».
Riguardo alla scuola, Draghi ha spiegato che il rientro in presenza è sempre stato la priorità: «la campagna vaccinale è stata abbracciata con grande entusiasmo dai giovani, l’adesione massiccia dei giovani e la copertura estesa a livello nazionale ci permette di affrontare con una certa tranquillità e con minore incertezza dell’anno scorso l’apertura delle scuole». Buoni i numeri anche tra gli insegnanti: il 91,5% ha ricevuto almeno una dose del vaccino. Le regole per il ritorno tra i banchi le ha sottolineate il ministro dell’Istruzione Bianchi: distanza interpersonale, mascherina e cautela.
Per quanto riguarda la situazione internazionale, Draghi ha incontrato in serata a Marsiglia il presidente francese Emmanuel Macron per discutere della situazione Afghana. Una conversazione a tutto tondo, come anticipato: «ci sono moltissime riflessioni da fare per tirare le coordinate del futuro. Oggi è soprattutto sul futuro immediato che dobbiamo impegnarci al massimo per aiutare gli afghani. Ringrazio tutte le forze militari e tutto il comparto difesa degli Esteri per la straordinaria opera di evacuazione che hanno fatto e che conta ad oggi cinque mila soggetti in via di ricollocazione in Italia».
Draghi ha confermato anche che l’orientamento del Governo è quello di estendere l’uso del certificato vaccinale: «per decidere quali settori dovranno averlo prima eventualmente faremo una cabina di regia come è stato chiesto dal senatore Salvini ma la direzione è quella – ha spiegato di concerto con il ministro Speranza – si potrebbe cominciare dagli esercenti di ristoranti, bar e mense e il tema è caldo per i dipendenti della Pubblica amministrazione».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA