L’ambasciatore Ghulam Issaczai ha ritirato la sua partecipazione. Assente anche la Birmania
L’Afghanistan non parteciperà al dibattito dell’Assemblea Generale Onu nella giornata conclusiva dei lavori. Secondo il programma, infatti, sarebbe dovuto intervenire l’ambasciatore Ghulam Issaczai, nominato dall’ex presidente Ghani. Tuttavia, come riferito dal portavoce del presidente dell’Assemblea Generale, Monica Grayley, “lo Stato membro ha ritirato la sua partecipazione al dibattito“.
Il posto di Issaczai, in ogni caso, sembrerebbe essere a rischio. I talebani stanno tentando di assumerne il controllo tanto che il ministro degli Esteri talebano, Amir Khan Muttaqi, aveva chiesto di parlare in Assemblea Generale, oltre ad aver nominato Suhail Shaheen come nuovo rappresentante.
La lista degli interventi, inoltre, non includerà neanche la Birmania, divisa tra le rivendicazioni della giunta militare (che ha proposto il veterano militare Aung Thurein) e del Governo eletto, spodestato dalla prima. Avrebbe dovuto partecipare l’attuale ambasciatore birmano alle Nazioni Unite, Kyaw Moe Tun, nominato dal governo di Aung San Suu Kyi. Tuttavia, sulla base dell’accordo tra Cina, Russia e Stati Uniti, Mosca e Pechino non si opporranno a che Secondo fonti diplomatiche, tuttavia, Cina, Russia e Stati Uniti (tre delle 9 potenze della commissione che valuta le credenziali) hanno raggiunto un’intesa in base alla quale Mosca e Pechino non si opporranno al fatto che Kyaw Moe Tun mantenga il suo ruolo a patto che non intervenga nella settimana di alto livello.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA