Tiziana Cantone, in dubbio l’ipotesi del suicidio

La giovane 31enne trovata morta nel 2016 potrebbe esser stata uccisa, manomessi iPhone e iPad

L’ipotesi dell’omicidio prende sempre più corpo nel caso di Tiziana Cantone, la giovane 31enne trovata senza vita nella tavernetta della sua abitazione a Mugnano di Napoli il 13 settembre 2016.

La giovane donna era stata vittima di revenge porn e in un primo momento si pensava si fosse suicidata proprio per questo motivo.

Tuttavia, dopo cinque anni di indagini, è emerso dagli ultimi accertamenti che Tiziana possedeva un iPhone e un iPad e che entrambi furono manomessi e svuotati dopo la sua morte.

Il parere è arrivato dalla Emme Team, un gruppo di specialisti informatici a cui si è affidata la madre di Cantone, Maria Teresa Giglio. Sembrerebbe che i due dispositivi siano stati alterati con la cancellazione della memoria all’interno del tablet e il blocco del telefono mentre erano in possesso dell’autorità giudiziaria, e riconsegnati in seguito alla famiglia senza possibilità di accedere ai dati.

Si tratta di una svolta inaspettata, dopo che sulla pashmina che la ragazza avrebbe usato per impiccarsi sono state rinvenute tracce biologiche maschili, cosa che aveva portato la Procura di Napoli nord a riaprire il caso: lo scorso giugno è stata disposta la riesumazione del corpo, con l’incarico conferito a un collegio di consulenti, formato da un medico legale e un anatomo patologo e il cui esito non è stato ancora reso noto.

Nel fascicolo al momento viene ipotizzata l’accusa di omicidio volontario contro ignoti.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA

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