Le elezioni interesseranno oltre mille Comuni e 12 milioni di aventi diritto al voto
Al via le amministrative 2021: saranno oltre 12 milioni gli italiani chiamati alle urne per votare in 1342 Comuni. Domenica 3 ottobre e lunedì 4 ottobre si voterà in 1192 amministrazioni.
Tra le località interessate ci sono anche 6 capoluoghi di Regione: Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste. Ma anche 14 capoluoghi di Provincia: Benevento, Carbonia, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese.
Saranno 137 i Comuni chiamati al voto con meno di 15 mila abitanti e 1.212 quello con popolazione inferiore. La Regione con il maggior numero di elezioni ed elettori sarà la Lombardia (236 Comuni), quello con il minore la Valle d’Aosta (un solo Comune, Ayes). Il Comune più piccolo chiamato alle urne è Morterone (Lecco) con 34 cittadini; quello più abitato Roma con 2,3 milioni di votanti.
Il 2021 vedrà anche il Comune di Miliscemi, nato nel 2021 dalla fusione di 8 precedenti frazioni di Trapani, avere le sue prime elezioni. Inoltre, il 3 e 4 ottobre si voterà anche nelle sezioni numero 2, 44, 73 e 78 del Comune di Lamezia Terme dopo che il Tar Calabria ha disposto l’annullamento e la ripetizione delle operazioni elettorali del 2019 per il sindaco e le cariche di consiglieri comunali. In Calabria, nella stessa data, si rinnoverà anche il presidente di Regione.
Le elezioni saranno, per le Regioni a Statuto ordinario e il Friuli Venezia Giulia, il 3 ottobre dalle ore 7 alle 23 e lunedì 4 ottobre dalle 7 alle 15. Eventuali ballottaggi si terranno il 17 e il 18 ottobre. Per quanto riguarda le Regioni a Statuto speciale, invece: Sicilia e Sardegna andranno al voto il 10 e 11 ottobre (con ballottaggio il 24 e 25 ottobre); in Trentino Alto Adige ci sarà una giornata per il primo turno, il 10 ottobre, e una per il secondo, il 24 ottobre; in Valle D’Aosta si è già votato il 19 e 20 settembre scorso. I Comuni sciolti per infiltrazioni, invece, avranno come data per elezioni il prossimo 7 novembre con eventuale ballottaggio il 21 novembre.
I votanti chiamati alle urne comprendo gli aventi diritto, ovvero gli iscritti alle liste elettorali del Comune di residenza che abbiano compiuto 18 anni entro la data del 3 ottobre. E ancora, potranno votare i cittadini di altri Paesi UE che vivono nei Comuni coinvolti e si sono iscritti a una lista aggiuntiva entro lo scorso 24 agosto.
Per votare basta presentarsi al seggio elettorale muniti di documento d’identità in corso di validità e tessera elettorale. Non verrà richiesto il Green Pass per accedere ma si dovranno rispettare tutte le misure anti-contagio previste (usare le mascherine, igienizzare le mani, mantenere il distanziamento sociale, evitare assembramenti e non presentare sintomi influenzali).
Per quanto concerne l’espressione della propria preferenza, ogni elettore potrà sbarrare la casella con il nome del candidato/a che vuole eleggere e in questo caso il voto andrà esclusivamente a lui o a lei. Se invece traccia una X il simbolo di una lista, il voto viene accordato anche al candidato appoggiato da quel partito. È possibile esprimere fino a un massimo di due preferenze per i candidati al Consiglio Comunale, a condizione che venga rispettato il criterio del genere diverso: uno deve essere un uomo e l’altro una donna. Se i due voti andranno a candidati dello stesso genere, la preferenza sarà considerata nulla. Il voto disgiunto è possibile solo nei Comuni con più di 15 mila elettori, in quel caso si può esprimere una preferenza per il candidato di uno schieramento e un’altra per una lista di schieramento opposto.
In tutti i Comuni è previsto un sistema maggioritario, ma a doppio turno nei Comuni con più di 15 mila abitanti e a turno unico in quelli con meno. Nei primi vince al primo turno il candidato/a che ottiene il 50% più uno dei consensi. Se nessuno raggiunge la quota, si procede al ballottaggio tra i due più votati. Nei secondi non è necessaria la maggioranza assoluta: vince chi ottiene più preferenze. Nei Comuni più grandi è prevista una soglia di sbarramento del 3% per l’accesso delle liste al Consiglio Comunale. È previsto un premio di maggioranza del 60% dei seggi per le liste collegate al sindaco eletto.
Per chi non vive nel proprio Comune di residenza, infine, Ferrovie dello Stato garantisce uno sconto del 70% del prezzo base per i treni a media-lunga percorrenza nazionale. La riduzione per i treni regionali è invece del 60% e per Italo del 60%. La sola condizione è che la partenza avvenga tra il 24 settembre e il 4 ottobre e il ritorno tra il 3 e il 14 ottobre. All’andata dovranno essere mostrati un documento d’identità e tessera elettorale, mentre al ritorno bisognerà dimostrare l’avvenuta votazione.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA