
Al via i ballottaggi per la carica di sindaco in 73 Comuni. Occhi puntati su Roma, Torino e Trieste. Affluenza alle 19 al 28,04% in 30 Comuni
Si riaprono le urne: oggi domenica 17 ottobre e domani lunedì 18 ottobre 65 Comuni italiani (per un totale di cinque milioni di cittadini), infatti, saranno richiamati a votare per il ballottaggio che deciderà il nome del primo cittadino. Le urne resteranno aperte dalle 7 alle 23 di oggi e dalle 7 alle 15 di domani.
Con l’apertura dei seggi si presta molta attenzione anche ai dati sull’affluenza che, alla prima tornata, ha segnato un record negativo (leggi qui). Alle 12 di oggi il dato è in calo con l’affluenza al 10,7% rispetto al 13,5% del primo turno. Un trend confermato anche alle 19: su 30 Comuni, infatti, l’affluenza è al 28,04% (al primo turno era al 32,57%).
Alla chiusura dei seggi inizieranno immediatamente le operazioni di scrutinio.
La seconda tornata coinvolge tre capoluoghi di Regione (Roma, Torino e Trieste) e 6 capoluoghi di Provincia (Benevento, Caserta, Isernia, Latina, Savona e Varese) (ne abbiamo parlato qui).
Nel dettaglio, la Capitale vede sfidarsi per il Campidoglio Enrico Michetti, il candidato del centrodestra, uscito al primo turno con il 30,14% delle preferenze, e Roberto Gualtieri del centrosinistra, che al primo turno ha avuto il 27,03% dei voti. Al terzo posto si è piazzato Carlo Calenda (19,81%), che ha dichiarato di sostenere Gualtieri (leggi qui).
A Torino, invece, il testa a testa è tra Stefano Lo Russo per il centrosinistra (43,86% al primo turno) e Paolo Damilano per il centrodestra (38,9%).
Infine, a Trieste, si contendono la fascia il sindaco uscente Roberto Dipiazza del centrodestra (46,9%) e Francesco Russo del centrosinistra (31,6%).
Ma non sarà finita qui: il 24 e il 25 ottobre, infatti, toccherà alle Regioni a statuto speciale tornare al voto. Si voterà: in Trentino-Alto Adige, a Merano e Brentonico; in Sardegna, a Capoterra; in Sicilia a Canicattì, Favara, Porto Empedocle, San Cataldo, Adrano, Vittoria, Lentini, Rosolini.
Le regole di voto rimangono le stesse, soprattutto per quanto riguarda le misure anti contagio. Per presentarsi alle urne saranno obbligatorie mascherina e disinfezione delle mani, mentre non vige l’obbligo di presentare il Green pass. Ogni elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento d’identità e la tessera elettorale. Gli verrà consegnata una scheda con i due nomi dei candidati sindaco e con le liste collegate, che rispetto al primo turno potrebbero aumentare: le coalizioni possono, infatti, chiedere il sostegno di altre liste al loro candidato. I cittadini dovranno tracciare un segno sul simbolo di uno dei due candidati e non è ammesso il voto disgiunto.
Dei 76 Comuni totali che vanno al ballottaggio, 73 sono hanno più di 15 mila abitanti, e solo tre ne hanno meno. Nei Comuni superiore le liste collegate al sindaco eletto che ottengono almeno il 40% dei voti ricevono il 60% dei seggi grazie al premio di maggioranza e le liste con meno del 3% non entrano in Consiglio comunale. Nei Comuni inferiori, invece, alle liste collegate al sindaco eletto vanno i due terzi dei seggi totali e gli altri vengono suddivisi proporzionalmente alle altre liste. Nel caso di parità al ballottaggio viene eletto sindaco il candidato collegato alla lista o al gruppo di liste con più voti.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/ STRINGER