Colombia, Usuga estradato negli USA

Il boss del clan del Golfo, il trafficante di droga più ricercato al mondo, è stato catturato. Risponderà ora di diverse accuse in 120 processi

«Il colpo più duro che è stato inferto al traffico di droga in questo secondo nel nostro Paese, un successo paragonabile solo alla caduta di Pablo Escobar». Così il presidente colombiano Ivan Duque ha definito l’arresto di Dario Antonio Usuga, anche noto come “Otoniel”, il trafficante di droga più ricercato della Colombia.

A renderne nota la cattura è stato il Governo colombiano. Il narcotrafficante è stato arrestato a Necocli, nel nord-ovest del Paese, vicino al confine con Panama e verrà estradato negli Stati Uniti nonostante debba rispondere anche alla giustizia locale per diversi gravi reati.

Usuga, 49 anni, è il capo del clan del Golfo, uno dei più potenti e temuti gruppi mondiali nel traffico di cocaina.

Ora sarà chiamato a rispondere in 120 processi per numerosi reati. Tra questi anche omicidi plurimi ed esportazione di stupefacenti, cocaina provenienti dalla regione di Uruba in particolare, verso il Centro America, gli Stati Uniti e l’Europa. Ricercato da almeno 6 anni, sulla testa del boss il Governo statunitense aveva posto una taglia di cinque milioni di dollari mentre il tribunale del distretto meridionale di New York aveva emesso nel 2009 nei suoi confronti una richiesta di estradizione. Gli inquirenti americani, infatti, lo accusano di aver importato almeno 73 tonnellate di cocaina nel Paese tra il 2003 e il 2014.

Per la sua cattura, grazie alla collaborazione con l’intelligence Usa e Uk, la Colombia ha messo in atto “la più grande spedizione nella giungla mai realizzata nella storia militare” del Paese. Come reso noto dal direttore delle forze di polizia colombiana, il generale Jorge Vargas, si è trattato di “un’importante operazione satellitare” che ha mobilitato 500 uomini e 22 elicotteri. Un agente ha perso la vita.

Usuga è stato poi trasferito in aereo a Bogotà, sotto stretta scorta.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA

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