
I 7 membri della banda romena che nel 2018 sequestro e picchiò i coniugi Martelli sconteranno una pena complessiva di 57 anni e 8 mesi
Si conclude il capitolo giudiziario sulla vicenda che vide i coniugi Carlo Martelli e Niva Bazzan, di Lanciano, in provincia di Chieti, derubati nella loro abitazione e picchiati selvaggiamente.
La Corte di Cassazione, infatti, ha respinto tutti i ricorsi avanzati dagli imputati, 7 appartenenti ad una banda romena, confermando le condanne emesse dalla Corte d’Appello dell’Aquila il 24 settembre 2020.
«La Giustizia funzione e bisogna avere la pazienza di saper aspettare – ha dichiarato Carlo Martelli dopo la sentenza. – Io e mia moglie proviamo a dimenticare quei drammatici momenti, anche se ogni rumore in casa continua ad allarmarci».
I fatti si riferiscono al 23 settembre 2018 quando la banda si introdusse nella villetta dei coniugi, un medico in pensione di 70 anni e la moglie, derubandoli di alcuni orologi, dell’oro e quasi 2.000 euro prelevati con le carte. Il caso scosse l’opinione pubblica per la violenza dei rapinatori: le vittime, infatti, vennero tenute in ostaggio per due ore, legate e picchiate. La donna venne anche mutilata con una roncola del padiglione auricolare destro.
La sentenza di primo grado, emessa dal gup Giovanni Nappi l’8 ottobre 2019, vedeva i 7 imputati condannati ad una pena complessiva di 65 anni, contro gli 86 chiesti dall’accusa. La Corte d’Appello aveva poi scontato la condanna di 7 anni e quattro mesi. Condanna che ora diventa definitiva con il pronunciamento della Cassazione.
Alexandru Bogdan Colteanu, chiamato in correità e ritenuto l’autore della mutilazione alla Bazzan, sconterà 14 anni di reclusione. Per il capo banda e ronda esterna Marius Adrian Martin la condanna è di 11 anni, per Aurel Ruset 8 anni e quattro mesi, Costantin Turlica 8 anni, per Ion Turlica 8 anni, per Bogdan Ghiviziu, palo e autista, 7 anni. I reati a cui si riferisce il pronunciamento sono rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di arma.
Gheorghe Jacota, accusato di favoreggiamento nella fuga di Ghiviziu, è condannato a 10 mesi di reclusione.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA