Milano, minacce no vax al sindaco Sala. Due indagati

Hanno scritto messaggi minatori in una chat Telegram vicina al movimento “No Green Pass, Basta dittatura”. Uno dei due è un sottufficiale della Marina militare. Innalzata la vigilanza sul sindaco

Minacce gravi al sindaco di Milano Beppe Sala. Per questo motivo due persone sono indagate, 50enni, utenti di una chat Telegram vicina al movimento No Green Pass, Basta dittatura. Uno dei due è un sottufficiale della Marina militare, ora non in servizio perché No Vax. La polizia ha eseguito due decreti di perquisizione a Vercelli e Cagliari dove risiedono gli indagati.

Secondo quanto emerge sulla chat sono apparsi messaggi ingiuriosi e minatori verso il sindaco, innescati da un’intervista rilasciata da Sala alla trasmissione L’aria Che Tira, nella quale il sindaco aveva parlato dei cortei che ogni sabato da 14 settimane paralizzano il centro di Milano. «La polizia potrebbe caricare ma il prefetto ovviamente e giustamente non vuole farlo. Servirebbero anche più agenti a Milano», aveva commentato Sala. Dopo queste parole uno degli indagati aveva postato: «quindi è giusto anche prendere a calci questo b… di m… quando avvistato in città». Simile il post dell’altro. I due hanno ammesso le loro responsabilità.

Sulla chat sono stati inoltre pubblicati numerosi inviti ad individuare l’indirizzo dell’abitazione privata del sindaco per effettuare azioni di disturbo o altre forme di violenza. Proprio per questo è stata innalzata la vigilanza attiva per il sindaco con passaggi delle pattuglie davanti alla sua abitazione e attenzione particolare agli eventi a cui parteciperà.

di: Maria Lucia PANUCCI

FOTO: ANSA/Mourad Balti Touati

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