Focus clima a Roma

Il principe Carlo al G20 per la sensibilizzazione sull’emergenza climatica. Proteste ai Mercati di Traiano

Si apre oggi la seconda giornata del G20 di Roma (il film della prima giornata qui).

Nella bozza finale del vertice si legge che i leader del G20 si impegnano a un lavoro collettivo per il successo della Conferenza sul clima di Glasgow (leggi qui) e al “pieno rispetto” degli Accordi di Parigi del 2015. «Riaffermiamo il nostro impegno per l’uguaglianza di genere e sottolineiamo il ruolo fondamentale dell’emancipazione e della leadership di donne e ragazze a tutti i livelli per uno sviluppo inclusivo e sostenibile – si legge ancora. – Ci impegniamo a mettere le donne e le ragazze, che sono state colpite in modo sproporzionato dalla pandemia, al centro dei nostri sforzi per andare avanti meglio. Ci impegniamo ad attuare la roadmap del G20 verso e oltre l’obiettivo di Brisbane e a migliorare rapidamente la qualità e la quantità dell’occupazione femminile, con particolare attenzione a mettere fine alla al gap salariale di genere».

Si è conclusa intanto anche la seconda sessione di lavori, iniziata alle 11.05, che ha avuto come tema il Cambiamento climatico e ambiente. «I passi approvati sono insufficienti. Vinciamo o falliamo insieme. Come G20 abbiamo la responsabilità di mostrare la nostra leadership e guidare il mondo verso un futuro più sostenibile» – ha esordito il premier Draghi.

Ha poi aggiunto: «in questa stanza, abbiamo opinioni diverse su quanto rapidamente dobbiamo iniziare ad agire e sulla velocità con cui dobbiamo cambiare rotta – ha detto il premier. – Le economie emergenti provano risentimento per i Paesi ricchi, per quanto hanno inquinato in passato, e chiedono aiuti finanziari per essere sostenuti in questa transizione, si chiedono anche se gli impegni che prenderemo siano davvero credibili, visti i nostri fallimenti precedenti. Dobbiamo ascoltare queste preoccupazioni e agire di conseguenza, ma non possiamo sacrificare la nostra ambizione collettiva».

Nel frattempo fonti diplomatiche hanno riferito che il G20 ha trovato l’accordo sul tetto massimo di 1,5 gradi per il riscaldamento globale. Inoltre, stando a quanto trapelato, l’obiettivo sarebbe di “intraprendere ulteriori azioni” sul clima “in questo decennio“, dopo una lunga discussione sull’indicazione della data per le ulteriori azioni.

Intanto al Foro del Traiano gli attivisti del Climate Camp si sono simbolicamente incatenati alla cancellata. Sui loro cartelli si legge: “crisi climatica ed ecologica, i Governi hanno fallito“. Un altro gruppo di attivisti ha bloccato il traffico in via IV Novembre, nel centro di Roma. In Largo Magnanapoli, a Roma, quattro attivisti di Extinction Rebellion si sono incatenati con lucchetti alla cancellata dei Mercati di Traiano esponendo cartelli sui cambiamenti climatici. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Informativo di Roma e i colleghi del Comando Roma piazza Venezia.

Inoltre, 16 attivisti per il clima di Fridays for future hanno bloccato il traffico veicolare: 11 sono seduti su via Nazionale, mentre cinque all’angolo via XXIV maggio.

L’agenda del summit si è aperta con il primo degli incontri per il clima e lo sviluppo sostenibile. Alle 10.30 alla Nuvola di Fuksas si è tenuto il primo evento sul Ruolo del settore privato nella lotta ai cambiamenti climatici con l’intervento del principe Carlo d’Inghilterra (ne abbiamo parlato qui).

Il suo messaggio è lo stesso in previsione della Cop 26: «non c’è problema più urgente della salute futura del nostro pianeta e delle persone che lo abitano – si legge in un suo intervento pubblicato da diversi quotidiani italiani. – La sua salute odierna determinerà la salute, la felicità e la prosperità economica delle generazioni a venire. Questo deve essere sicuramente il nostro obiettivo. Ho sempre pensato che abbiamo una responsabilità schiacciante verso quelle generazioni non ancora nate. Fortunatamente, dopo quasi 50 anni di tentativi di sensibilizzazione sulla crescente crisi climatica e ambientale, sto finalmente avvertendo un cambiamento di atteggiamento. Sembra ora molto più ampiamente accettata l’idea di una necessaria azione urgente e reale sul campo».

Un tema, quello del clima, su cui si è esposto anche il presidente francese Emmanuel Macron. «Nelle ultime ore, alcuni Stati minacciavano la defezione. Ma c’è stato un lavoro diplomatico di due anni. E la cooperazione tra l’Europa, gli Usa e la Cina è stata assolutamente essenziale – ha detto al Journal de Dimanche, in merito ai negoziati sul clima. – É il momento a Roma di fare il massimo affinché i membri del G20 contribuiscano in modo utile alla Cop26 di Glasgow. Nulla è mai scritto prima di una Cop»

Fermissimo anche il premier Mario Draghi. «La lotta al clima è la sfida del nostro tempo. O agiamo ora e affrontiamo i costi della transizione e riusciamo a renderla più sostenibile o rinviamo e rischiamo di pagare un prezzo più alto dopo e il fallimento – ha detto in apertura del primo evento di oggi. – La presidenza italiana del G20 vuole spingere la crescita economica e renderla più sostenibile: lo dobbiamo ai cittadini, al pianeta e alle future generazioni. L’ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici mostra che dobbiamo effettuare tagli immediati, rapidi e considerevoli alle emissioni per evitare conseguenze disastrose. Alcuni di noi si chiedono perché spostiamo il nostro obiettivo da 1.5 gradi a 2 gradi. Come mai? Perché lo dice la scienza» – ha aggiunto.

Come annunciato ieri, gli sherpa hanno lavorato tutta la notte sull’accordo, suggellando con due applausi lo snodo positivo. La trattativa sta comunque andando avanti ma le previsioni di chi segue la trattativa sono ottimiste.

Alle 13.50 è prevista la terza sessione, sullo sviluppo sostenibile, e alle 15.40 quella conclusiva che sarà seguita dalla conferenza stampa del premier Mario Draghi e degli altri leader.

Questa mattina la giornata per i big del vertice è iniziata con una passeggiata fino alla Fontana di Trevi, dove hanno lanciato la tradizionale monetina da un euro. Una curiosità: la moneta per i leader è stata coniata appositamente per il G20 con inciso l’Uomo vitruviano, simbolo del Vertice.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/AFP/Alberto PIZZOLI

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