
Con un solo positivo si resta in classe, quarantena differenziata tra vaccinati e non
Il ministero dell’Istruzione sta finalizzando l’aggiornamento del protocollo con le nuove regole per la quarantena e la sicurezza nelle aule scolastiche.
Il documento è rivolto alle aziende sanitarie locali ed è frutto di un lavoro congiunto del Ministero dell’Istruzione, insieme al Ministero della Salute, all’Istituto Superiore di Sanità e alle autorità regionali.
Le principali novità riguardano lo scatto della quarantena: niente più isolamento generale con un solo studente positivo in tutta la classe; solo se si registrano tre casi scatta la Dad. Il tampone verrà ripetuto dopo cinque giorni per avere la certezza dell’effettiva negatività delle persone coinvolte.
Per quanto riguarda i docenti che hanno lavorato nella classe del caso positivo: quelli vaccinati dovranno eseguire la sorveglianza con testing, con tampone T0 e T5, come avviene per gli alunni. I professori non vaccinati, invece, dovranno osservare la quarantena di 10 giorni, con un tampone effettuato all’inizio del periodo e, anche se negativi, alla fine del periodo di isolamento.
Rimangono esclusi dalla disciplina i servizi educativi per l’infanzia: qui i bambini non sono tenuti a indossare mascherine. In caso di positivo, per tutti gli alunni appartenenti alla stessa sezione verrà prescritta la quarantena di 10 giorni, con tampone alla fine del periodo di isolamento, senza possibilità di deroghe. I docenti che hanno svolto attività in presenza nella sezione del bambino positivo dovranno osservare un periodo di quarantena che varia da 7 giorni, per i vaccinati, a 10 giorni, per i non vaccinati, al termine del quale anche per loro sarà previsto il consueto tampone che, se negativo, dà il via libera alla ripresa dell’attività in presenza.
Rimane indifferenziato al momento il programma per il rientro in classe: l’isolamento sarà lungo 7 giorni per i vaccinati e 10 giorni per i non vaccinati.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA