Libia, il Consiglio presidenziale sospende la ministra ma il premier dice no

Secondo il primo ministro libico Abdul-Hamid Dbeibah il Consiglio non avrebbe potere di sospensione o indagine sui membri dell’Esecutivo

Il Consiglio presidenziale di Tripoli ha sospeso la ministra degli Esteri, Najla Al-Mangoush, soggetta anche a divieto di viaggio. Il premier Abdul-Hamid Dbeibah, tuttavia, respinge l’ordine.

«I poteri del Consiglio presidenziale definiti dalle conclusioni del dialogo politico libico, firmato a Ginevra, non danno alcun diritto legale al Consiglio presidenziale di nominare, revocare, sospendere o indagare sui membri dell’Autorità esecutiva – scrive, infatti, su Twitter il Libya Observer.

A rendere nota la sospensione era stata la portavoce del Consiglio, Najla Weheba, come riportato dai media locali. La ministra del Governo di Unità nazionale libico, avrebbe preso decisioni di politica estera senza aver consultato il Consiglio. Lo riporta il sito online El-Marsad, vicino al generale Haftar. A tal proposito la portavoce aveva annunciato l’apertura di un’inchiesta “per violazioni amministrative“.

Ma l’Esecutivo vuole la ministra al suo posto: «il Consiglio dei ministri libico ha dato istruzioni al ministro degli Esteri di proseguire di pari passo i propri lavori, ribadendo il proprio apprezzamento per tutti gli sforzi a favore della nazione compiuti nell’esercizio delle sue funzioni – si legge su Facebook. – Il Consiglio dei ministri ha affermato i propri sforzi per unificare le istituzioni, conciliare i punti di vista e risolvere i problemi politici sulla base del dialogo e della comunicazione positiva tra tutte le parti, in modo che l’importante scadenza nazionale, le elezioni presidenziali e legislative, possano svolgersi in un clima positivo e salutare. I poteri del Consiglio presidenziale definiti dalle conclusioni del dialogo politico libico, firmato a Ginevra, non conferiscono alcun diritto legale al Consiglio presidenziale di nominare, revocare, sospendere o indagare sui membri dell’Autorità esecutiva. Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha ottenuto un successo molto apprezzato negli ambienti internazionali organizzando la Conferenza sulla Stabilità della Libia e adottando una politica di comunicazione positiva nei confronti dei Paesi amici e fratelli, che aiuti alla stabilità e prevenga interferenze negative negli affari libici. Ciò richiede pertanto che tutte le autorità e le parti nazionali sostengano questi sforzi senza pregiudicarli» – conclude la nota.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/KHALED ELFIQI

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