Obbligo di velo, il pm revoca l’archiviazione

Il procuratore di Perugia ha riaperto le indagini sul caso di presunti maltrattamenti denunciati da una donna islamica da parte del marito

Si aprono nuove indagini sul caso della donna costretta dal marito ad indossare il velo integrale, fascicolo in cui si ipotizzava anche il reato di maltrattamenti.

Il pm Raffaele Cantone, infatti, ha revocato il provvedimento del sostituto procuratore di Perugia Franco Bettini che aveva chiesto l’archiviazione del caso poiché il burqa “rientra nel quadro culturale dei soggetti entrambi, di origine nordafricana e di religione islamica“.

A spingere il pm è stata soprattutto la forte opposizione della donna, ora ospitata in una comunità dopo aver lasciato il marito con il quale abitava in uno dei comuni della zona del Trasimeno, che giustifica la “necessità” di condurre “ulteriori attività investigative“. L’indagato, invece, sarebbe tornato nel suo Paese d’origine, si presume insieme ai figli.

Le nuove indagini includeranno la testimonianza diretta della protagonista che dovrà essere sentita dal magistrato. Non si esclude inoltre la possibilità di sentire altri testimoni, in merito in particolare ai maltrattamenti che la donna avrebbe subito: il divieto di uscire di casa e di avere rapporti sociali.

Sulla polemica scoppiata dopo la denuncia della donna, il pm aveva commentato: «imporre il velo non può essere giusto nel nostro Paese che ha proprie regole. Che non sono certamente quelle della tradizione islamica. Ritengo inopportuno inserire in atti giudiziari valutazioni sociologiche non di competenza di un pm al quale spetta solo stabilire se i comportamenti sono illeciti o meno».

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/YAHYA ARHAB

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