
Che cos’è, a che cosa serve e perché l’allargamento all’Ucraina costituisce uno dei motivi di attrito tra Mosca e Kiev
Memori del clima di tensione che vede coinvolte l’Ucraina, la Russia e l’Occidente (Usa e Europa), avremo sicuramente sentito parlare della NATO (North Atlantic Treaty Organization), vero e proprio spauracchio della Russia. Ma che cos’è?
È un’organizzazione internazionale con sede a Bruxelles, siglata il 4 aprile del 1949 nella capitale statunitense per la collaborazione nell’ambito della Difesa. Nasce inizialmente per contrastare l’URSS e proteggersi da eventuali attacchi armati a danno di una o più nazioni fondatrici (Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Islanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito e USA). L’URSS ha imitato questa forma con il Patto di Varsavia (cui facevano parte le Repubbliche Popolari di Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia, Bulgaria, Romania ed Albania).
Da allora, il cerchio NATO si è allargato negli anni: Grecia, Turchia e Germania (inizialmente solo Ovest) dagli anni ’50, nel 1982 entrò la Spagna, nel 1997 Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca, ex paesi di influsso sovietico, sono stati invitati a farne parte. Nel 1999 viene ufficializzata la modalità d’ingresso nella Nato, il MAP (Piano d’Azione per l’Adesione) e l’articolo 10 del Trattato afferma che i membri NATO posso invitare “previo consenso unanime” qualsiasi paese europeo (quindi, ciò può implicare veti come nel caso della Turchia nei riguardi di Cipro). Nel 2004, sono entrati altri 7 paesi, sempre ex sovietici: Bulgaria, Estonia, Lituania, Lettonia, Romania, Slovacchia e Slovenia, nel 2006 è la volta di Albania e Croazia, nel 2017 del Montenegro e del 2020 della Macedonia del Nord.
A partire dalla caduta del Muro di Berlino e soprattutto dopo l’attacco alle Torri Gemelle, la NATO si dedica alla lotta contro il terrorismo internazionale e ha preso parte ai conflitti in Afghanistan, in Jugoslavia e in Kosovo. Il Kosovo, è, parlando della crisi Russia-Ucraina, una regione “calda” perché l’annessione referendaria del Kosovo alla Russia non è stata accettata dalla comunità internazionale e la Russia ribadisce la sovranità del Cremlino in tale territorio.
E ad inasprire ancora di più la situazione, l’Ucraina ha ottenuto il Piano d’Azione per l’Adesione (MAP) per entrare nella NATO. La Russia, facendo sua la dichiarazione di Astana, è spaventata che le truppe NATO generino insicurezza ai propri confini, dato che l’Ucraina è un paese “cuscinetto” tra il blocco NATO la Russia.
di: Maria Ester CANEPA
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