Ucraina, Pentagono: “Putin aumenta le truppe al confine”

epa09741934 Pentagon Press Secretary John Kirby responds to a question from the news media during a press conference at the Pentagon in Arlington, Virginia, USA, 09 February 2022. Secretary Kirby responded to questions on the continuing build up of Russian capabilities on the Ukrainian border and the Biden administration’s hopes for a diplomatic outcome. EPA/SHAWN THEW

Lo ha dichiarato il portavoce John Kirby. In giornata il ministro degli Esteri russo Lavrov ha parlato direttamente con il presidente Putin per un accordo. Di Maio programma visita a Kiev

Il presidente russo Vladimir Putin continua ad aumentare le truppe al confine con l’Ucraina, e lo ha fatto anche nelle ultime 48 ore. Lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby intervistato dalla CNN.

Il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, avrebbe consigliato al presidente russo Vladimir Putin di continuare i colloqui con l’Occidente sulle richieste di sicurezza della Russia in merito alla crisi ucraina. Durante un incontro con il capo del Cremlino a Mosca Lavrov ha suggerito la possibilità per la Russia di continuare il dialogo con gli Usa e i loro Alleati. «C’è sempre una possibilità» avrebbe detto Lavrov, che tra due giorni incontrerà l’omologo italiano Luigi Di Maio (leggi qui).

Il cancelliere Olaf Scholz ha dichiarato che al momento l’ingresso dell’Ucraina “non è in agenda” ma che la Russia sta reagendo come se lo fosse. In vista dell’incontro di domani a Mosca con Putin il capo dell’Esecutivo tedesco ha scritto su Twitter: «noi ci aspettiamo da Mosca segnali immediati di de-escalation. Una nuova aggressione militare avrà delle conseguenze pesanti per la Russia».

Il leader tedesco ha, inoltre, dichiarato che l’integrità territoriale dell’Ucraina “non è negoziabile” ma che si auspica un “dialogo serio” con la Russia verso una “soluzione diplomatica“.

Durante l’incontro tra Scholz e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avvenuto a Kiev quest’ultimo avrebbe definito il gasdotto Nord Stream 2 “un’arma geopolitica” della Russia sostenendo che l’ingresso del Paese nella Nato ne garantirebbe la sicurezza. Secondo Zelensky, inoltre, sarebbe stato un “grosso errore” la scelta dei Paesi occidentali di evacuare le ambasciate a Kiev.

Il presidente russo Vladimir Putin considera “infinita e pericolosa” l’espansione della Nato verso est perché avviene “a spese delle ex Repubbliche sovietiche, inclusa l’Ucraina”. Le affermazioni vengono riportate dalla Tass e sarebbero state pronunciate durante un incontro con il ministro degli Esteri russo, Serghej Lavrov.

Durante l’incontro sembra essersi aperto uno spiraglio per una distensione della crisi al confine tra la Russia e l’Ucraina (leggi qui). Il ministro degli Esteri Lavrov, infatti, avrebbe detto al presidente che ci sono “chance” di trovare un accordo con l’Occidente. Il diplomatico, infatti, starebbe tentando di evitare il conflitto con il raggiungimento di un accordo di pace.

Ha fatto incuriosire il mondo che, proprio come durante il colloquio con Macron, Putin e Lavrov abbiano discusso a un super distanziamento di quattro metri l’uno d’altro. Dalle immagini trasmesse, infatti, si vede il presidente russo seduto a un’estremità del tavolo e all’altra il suo braccio destro, capo della diplomazia. Si specula sul perché il presidente russo abbia voluto questo distanziamento.

Sono invece controverse le affermazioni che arrivano dall’intelligence europea. «Vediamo che non ci sono segnali di de-escalation. Ma non sappiamo se la decisione sia stata già presa dalla Russia o se Mosca stia bluffando – ha dichiarato un alto funzionario Ue. – L’Unione deve restare totalmente impegnata a perseguire lo sforzo diplomatico sebbene sappiamo che sia difficile. Nei confronti dell’Ucraina c’è un supporto politico e finanziario. Kiev ci sta chiedendo di prendere ulteriori decisioni nel settore macro-economico».

«Stiamo lavorando per un supporto dell’Unione ai confini con l’Ucraina e sto esortando tutti affinché ci sia solidarietà da parte dei Paesi membri – ha aggiunto il funzionario. – La situazione è differente. Lì c’è stato un attacco ibrido. Qui si tratterebbe di una crisi con persone in fuga per salvare le proprie vite» – ha spiegato poi paragonando la crisi ucraina e quella al confine tra la Polonia e la Bielorussia.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/CHRISTOPHE GATEAU

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