
Il ministro dell’Istruzione spiega: “massima vicinanza al padre ma formazione professionale non è alternanza scuola lavoro”
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è intervenuto oggi a Mattino Cinque per parlare dell’incidente che ieri è costato la vita al 16enne Giuseppe Lenoci (leggi qui). «Tutta la mia vicinanza da padre, ma non era alternanza scuola lavoro: Giuseppe stava facendo un percorso di formazione professionale triennale – ha specificato Bianchi – un conto è l’alternanza scuola lavoro e un conto è la formazione professionale. Dobbiamo rivedere il sistema: ci devono essere un percorso formativo e uno educativo con esperienze fuori dalla scuola, ma non può essere un surrogato del lavoro, deve prevalere il rapporto educativo».
Bianchi sostiene la necessità della formazione ma dichiara di temere la dispersione: «in molte Regioni abbiamo il 25-30% dei ragazzi che si disperdono durante il percorso scolastico. La formazione professionale è uno strumento potente anche per ridurre la dispersione ma bisogna mettere l’accento sulla parte educativa e formativa – ha dichiarato. – Tanti iniziano un percorso e non lo finiscono, la formazione professionale è una parte del sistema educativo anche se regolato dalle Regioni; bisogna accompagnare le persone al lavoro. C’è poi un tema di formazione permanente nel nostro Paese. Bisogna coinvolgere di più le imprese come soggetti attivi sul territorio, per questo insistiamo sul patto di comunità».
Infine, Bianchi conclude dichiarando di non voler ridurre le responsabilità del ministero: “sono eventi drammatici che non devono capitare come non possono esserci mille morti sul lavoro“.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA