Putin: “non accetteremo NATO al confine”

Il presidente russo in conferenza stampa congiunta subito dopo l’incontro con Scholz. Draghi a Zelensky: “fermo sostegno italiano”

Si è concluso il colloquio tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, recatosi a Mosca nell’ambito della crisi ucraina (leggi qui).

Putin ha ringraziato il cancelliere dell’incontro e del dialogo che ha definito “importante e costruttivo“. Il presidente ha sottolineato che la Russia non ammetterà l’allargamento della Nato verso i confini del Paese: «non accetteremo mai l’allargamento della Nato fino ai nostri confini, è una minaccia che noi percepiamo chiaramente» – ha detto aggiungendo che le risposte fornite dall’Alleanza sulle garanzie di sicurezza non rispondo alle richieste russe. Tuttavia, dietro consiglio del ministro degli Esteri Lavrov, nelle risposte ci sarebbero una serie di ragionamenti che il Cremlino si dice disponibile a discutere, soprattutto in merito ai temi della sicurezza europea e degli armamenti. La Russia sarebbe dunque pronta a collaborare e a lavorare congiuntamente sulla via del negoziato. Le proposte russe però restano una priorità.

Putin dunque ha ribadito che l’Ucraina non deve entrare a far parte dell’Alleanza: una questione che dev’essere risolta subito.

Tra gli altri temi al centro dell’incontro è stata trattata anche la fornitura di gas russo in Germania e in Europa: «la Germania ora procede per certificare il gasdotto Nord Stream 2, un progetto strutturale estraneamente importante per rafforzare la sicurezza energetica nel continente che non ha sfumature politiche» – ha detto Putin che ha anche ribadito l’impegno della Russia nel monitoraggio e nella riduzione delle emissioni di CO2. Ribaditi anche i rapporti tra Russia e Germania in campo umanitario, culturale e scientifico.

In merito alla crisi in Ucraina, inoltre, il presidente russo ha sottolineato che il Paese si rifiuta di espletare gli accordi di Minks del 2019 così come gli accordi raggiunti successivamente a Berlino e Parigi. «La Russia è impegnata per la risoluzione del problema del Donbass, in primo luogo all’interno degli accordi di Minsk. Auspichiamo che i partner da oltreoceano ed in Europa Germania e Francia esercitino la loro influenza nei confronti di Kiev per il rispetto degli accordi di Minsk» – ha dichiarato.

Il cancelliere tedesco, dal canto suo, ha dichiarato che la sicurezza sostenibile dell’Europa “non può essere costruita contro la Russia ma in cooperazione con la Russia“. Scholz, tuttavia, si è detto preoccupato della presenza militare delle truppe russe al confine con l’Ucraina ma Putin ha annunciato il ritiro parziale delle forze sul luogo.

Scholz ha definito “molto importante” essere oggi a Mosca e ha voluto ricordare che tra i due Paesi, Germania e Russia, esistono relazioni “fondamentali“.

Intanto il premier italiano Mario Draghi ha sentito al telefono il presidente ucraino Zelensky. Draghi ha ribadito il fermo sostegno del Governo italiano all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina. È stata condivisa anche l’importanza di rafforzare l’impegno comune per una soluzione sostenibile e durevole della crisi, mantenendo aperto un canale di dialogo con Mosca. Gli stessi concetti sono stati ripetuti dal ministro degli Esteri Luigi di Maio che ha posto l’accento sull’importanza di un tavolo Nato-Russia durante l’incontro con il suo omologo ucraino: “la nostra ambasciata a Kiev resta aperta ed operativa“, ha dichiarato Di Maio.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/EPA/MIKHAIL KLIMENTYEV/KREMLIN/SPUTNIK

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