Nato: la Russia è pronta all’attacco

Il vertice dei leader G7 si terrà sabato 19. Allarme di Stoltenberg: “la Russia continua ad aumentare truppe”. Usa: “no a riconoscimento separatisti ucraini”

«La Russia è pronta all’attacco». Con queste parole il segretario generale della Nato Stoltenberg ha disgregato le speranze delle ultime ore, che avevano visto nel ritiro annunciato delle truppe russe il primo passo della sospirata de-escalation. Già questa mattina Stoltenberg aveva chiesto attenzione e prudenza. «La Nato è una linea difensiva – rimarca ora – abbiamo più mezzi e prontezza di prima». Il segretario è tornato a sottolineare la totale vicinanza dell’Ue all’Ucraina e ha dichiarato che se si arriverà all’uso della forza il prezzo da pagare sarà molto alto. «Dobbiamo incrementare la nostra presenza perché dobbiamo essere pronti a rispondere in modo tempestivo. La Romania e la Francia sono pronte ad inviare le truppe, anche se non è stata presa al momento alcuna decisione. Siamo pronti a difendere i nostri alleati», ha concluso.

Sabato 19 febbraio a Monaco si riuniranno i leader del G7. Lo ha annunciato il Governo tedesco, spiegando che il vertice si terrà a margine della prossima Conferenza sulla sicurezza. Invece domani prima del summit Ue-Africa ci sarà un incontro informale di un’ora dei membri del Consiglio europeo alle 12:30 sullo stato di avanzamento degli ultimi sviluppi relativi a Russia/Ucraina. A riferirlo il portavoce del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, Barend Leyts.

Intanto il segretario della Nato Stoltenberg ha chiesto attenzione e prudenza. Da Bruxelles, dove si incontrano i ministri della Difesa dell’alleanza Atlantica, ha spiegato: «abbiamo sentito le aperture di Mosca a continuare gli sforzi diplomatici. Ma finora non abbiamo visto alcuna de-escalation sul campo. Al contrario, sembra che la Russia stia continuando ad ammassare le truppe» (leggi qui). La presidente della Commissione Ursula Von der Leyen ha detto a Draghi che tuttora non ci sono segni di de-escalation.

È intervenuto questa mattina anche il presidente cinese Xi Jinping che ha chiesto, al telefono con Macron, una soluzione politica per il conflitto russo-ucraino.

Intanto dagli Usa arriva la ferma condanna alla proposta della Duma di riconoscere l’indipendenza delle due repubbliche separatiste ucraine. Una tale mossa “costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale“, nonché degli accordi di Minsk, ha affermato il segretario di Stato Antony Blinken, che ha avvertito che se ciò succederà, sarà necessaria una risposta rapida e decisiva da parte degli Usa in coordinamento con partner e alleati.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA

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