Draghi al consiglio di Stato: guerra da evitare

Il premier condanna con forza quanto accaduto in Ucraina ed esorta a evitare un conflitto nel cuore dell’Europa

Il premier Mario Draghi è intervenuto questa mattina alla Cerimonia di insediamento del nuovo Presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, e all’inaugurazione dell’anno giudiziario.

Draghi ha aperto con una ferma condanna dell’azione della Russia in Ucraina (leggi qui) e ha esortato a evitare ad ogni costo una guerra nel cuore dell’Europa: «voglio prima di tutto esprimere la mia più ferma condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di una inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa. La via del dialogo resta essenziale, ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea misure e sanzioni nei confronti della Russia».

Dopodiché ha parlato dell’importanza del ruolo che il Consiglio di Stato riveste nel Paese e ha annunciato che l’Esecutivo intende chiedere la redazione del codice degli appalti: «il consiglio è oggi il miglior amico della giustizia amministrativa, che riveste un ruolo fondamentale nelle materie di maggior impatto sulla società e l’economia del Paese, come gli appalti. Nei due anni di pandemia ha svolto un’attività fondamentale tanto quanto difficile ma vogliamo fare ancora di più, garantire risposte certe, chiare, omogenee e farlo in tempi rapidi. Intendiamo chiedere un ausilio ancora più impegnativo, che consiste nella redazione del codice degli appalti e di future codificazioni di settore. L’obiettivo del Governo è semplificare, migliorare, chiarire le procedure di un settore così fondamentale per l’economia del Paese. I progetti sono ambiziosi e non devono mancare determinazione e perseveranza: dopo il trauma della pandemia le giurisdizioni devono impegnarsi per diventare maggiormente efficienti, velocizzando ma mantenendo il rigore».

Draghi ha proseguito sottolineando che è necessario evitare la chiusura e coltivare una “cultura giurisdizionale” basata sull’etica pubblica: «grazie alle sue indiscusse professionalità, il Consiglio di Stato, il Tar e l’interno sistema giuridico e amministrativo possono contribuire all’ammodernamento del Paese. Bisogna orientare la Pubblica Amministrazione verso un servizio sempre più efficiente».

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA

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