Dnipro, bombardamento all’aeroporto. Imposto coprifuoco a Kiev

Colpiti ospedale e scuole. Approvati oggi 9 corridoi umanitari. Kiev: morti 13500 soldati russi, distrutti 404 tank

Ucraina a ferro e fuoco: l’aeroporto di Dnipro è stato bombardato e sul posto è stata osservata una “massiccia distruzione“. I media locali hanno inoltre riferito che i bombardamenti hanno colpito oggi la città di Rubezhnoye, nella regione del Lugansk, distruggendo un ospedale cittadino, tre scuole, un collegio per non vedenti e altre strutture militari. Sono rimaste uccise almeno quattro persone.

A Kiev, a causa dei bombardamenti, verrà imposto un coprifuoco di 35 ore a partire da questa sera fino a giovedì mattina: partirà dalle 20 ora locale (le 19 in Italia) e durerà fino alle 7 (le 6 italiane) del 17 marzo. Lo ha annunciato su Telegram il sindaco, Vitali Klitschko. 

Il vice primo ministro e ministro per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina Iryna Vereshchuk ha annunciato l’approvazione di 9 corridoi umanitari, che oggi evacueranno i civili dalle città e dai villaggi delle regioni di Donetsk, Kiev, Sumy e Kharkiv.

Intanto secondo quanto riferisce Kiev, ammonterebbero  a oltre 13500 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite sarebbero di 404 carri armati, 1279 mezzi corazzati, 150 sistemi d’artiglieria, 64 lanciarazzi multipli, 36 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 81 aerei, 95 elicotteri, 640 autoveicoli corazzati, tre unità navali, 60 cisterne di carburante e 9 droni.

Aumenta il bilancio dei morti anche tra i civili: le vittime del raid russo di ieri contro una torre della televisione nella città nord occidentale di Rivne sono salite a 19.

Questa mattina poco dopo le cinque, ora locale, si sono verificate tre forti esplosioni nel centro di Kiev, in una zona residenziale. Secondo quanto riportano fonti non confermate, si tratta di missili balistici. Nelle esplosioni sono stati danneggiati un edificio, all’interno del quale sono morte due persone, e la stazione metro.

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha fatto sapere che è stata ripristinata la fornitura di elettricità alla centrale nucleare di Chernobyl.

Fonti russe hanno dichiarato che l’esercito ha preso il controllo dell’intero territorio della regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale.

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/EPA/MIKHAIL PALINCHAK

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