Zelensky: “peggior conflitto dalla Seconda guerra mondiale”

A seguire gruppi di lavoro. Pacifici: “tragedia Shoah è unica”

I rapporti tra Usa e Russia si fanno sempre più tesi ogni giorno che passa, con Mosca che ha consegnato oggi una nota di protesta contro le frasi di Biden che aveva definito Putin “criminale di guerra” e “dittatore assassino”. E il ministero della Difesa russo fa sapere che Mosca continuerà ad usare missili ipersonici. «Stiamo combattendo per la nostra sopravvivenza contro uno dei più grandi eserciti del mondo – ha denunciato il presidente ucraino Zelensky. – Contro missili e bombe, contro gli occupanti che sparano ai profughi sulle strade, che uccidono civili comuni, creano carestie artificiali per intere città e bruciano aree residenziali. Questa è la peggiore guerra in Europa dalla seconda guerra mondiale».

Il membro della delegazione ucraina, David Arakhamia, ha annunciato che i colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina sono durati un’ora e mezza, dopodiché la discussione è proseguita sotto forma di gruppi di lavoro. Tuttavia secondo lo staff di Zelensky, la Russia “non è seria riguardo ai colloqui di pace”: «hanno usato questi colloqui come un modo per distrarre l’attenzione da ciò che sta accadendo sul campo di battaglia. Non si cerca la pace e allo stesso tempo si bombardano città su larga scala», ha denunciato Alexander Rodnyansky, consigliere del presidente ucraino Zelensky, alla Bbc.

Secondo Riccardo Pacifici, membro dell’Executive Board della European Jewish Association, le parole di Zelensky circa la Shoah non sono condivisibili: «il presidente Zelensky ha fatto una scelta eroica, quella di rimanere al suo posto. È una persona che si trova sotto pressione e vede morire ogni giorno uomini, donne e bambini e di questo occorre rendergliene atto. Allo stesso tempo bene ha fatto Israele a puntualizzare sulla Shoah. C’è una guerra tremenda che condanniamo e i cittadini hanno tutto il diritto di difendersi, ma non esiste la soluzione finale per l’Ucraina».

Intanto il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, ha chiesto alla Cina di intervenire: «per decenni, le relazioni ucraino-cinesi sono state basate sul rispetto, la comprensione e il beneficio reciproci. Condividiamo la posizione di Pechino sulla necessità di trovare una soluzione politica alla guerra contro l’Ucraina e chiediamo alla Cina come potenza globale di svolgere un ruolo importante in questo sforzo».

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA

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