Eliseo, Macron: fieri delle cose fatte negli ultimi cinque anni

Domani silenzio elettorale e domenica ballottaggio. Macron, che ha conquistato il duello tv, è dato per vincente con il 57% dei voti, contro il 43% di Le Pen. Per l’attuale presidente, il voto di domenica sarà “un referendum sull’Europa”

La corsa all’Eliseo è ormai giunta agli sgoccioli per Emmanuel Macron e la sua sfidante Marine Le Pen, che terranno oggi l’ultimo comizio elettorale prima del silenzio e del voto di domenica (leggi qui).

Il presidente uscente Macron, dichiarato vincitore del duello tv per mano del 59% dei francesi rispondenti, ha scelto per il suo ultimo giorno di campagna elettorale il dipartimento della Seine Sant Denis, la periferia nord di Parigi, con il tasso di povertà e delinquenza più alto della Francia metropolitana.

È stato questo quartiere a registrare il tasso di astensionismo più alto e chi è andato a votare ha scelto al 49,09% il candidato della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon; Macron ha avuto un secondo posto con il 20,27% dei consensi.

Marine Le Pen dal suo canto non si è fatta demoralizzare, almeno apparentemente, dal risultato del duello che l’ha vista sconfitta e ha dichiarato di “avere tutte le chance per vincere”, perché si dice “convinta che i francesi si mobiliteranno per porre fine a un primo mandato devastante di Macron”.

La candidata di estrema destra ha scelto di puntare l’ultimo giorno di campagna elettorale sullo screditamento del suo avversario, avvertendo che con un suo secondo mandato, in Francia ci sarebbe un “saccheggio sociale”, con l’inquilino dell’Eliseo che “non avrebbe limiti” e “porterebbe il suo progetto fino in fondo”.

Per l’ultimo comizio ha scelto Arras, nel Pas-de-Calais, un dipartimento che al primo turno ha votato in modo massiccio per lei, anche se nel capoluogo il presidente uscente ha ottenuto maggiori consensi. Qui ha accusato il presidente di essere “sceso dall’Olimpo” per qualche giorno e di “non amare i francesi”.

Al voto nel Paese guarda con attenzione anche il segretario dem Enrico Letta, secondo cui “il voto di domenica in Francia riguarda anche noi e tutta l’Europa“.

«Ritengo che in questo momento una vittoria della Le Pen rappresenterebbe la fine dell’integrazione europea per come l’abbiamo conosciuta, rappresenterebbe un passo indietro e l’arrestarsi di uno dei motori importanti dell’integrazione europea» ha dichiarato il segretario del Pd al convegno Verso un’Unione per la difesa.

Si pronuncia sull’esito del voto anche il presidente del M5S Giuseppe Conte: «ho visto che si vuole speculare e fraintendere le parole che io ho detto. Il M5s è lontano dalla politica di Le Pen, l’ho già detto e lo ripeto. Fraintende solo chi è in malafede. Io ho detto che i temi che pone Le Pen sono veri, come la perdita del potere di acquisto e quelli riguardo le fasce della popolazione che sono in sofferenza. Le soluzioni non le condivido e assumere atteggiamenti spocchiosi in politica non paga».

Intanto, l’ultimo sondaggio dell’istituto OpinionWay-Kéa Partners per Les Echos vede il presidente uscente in ascesa di un punto rispetto alla rilevazione precedente; Macron è dato per vincente con il 57% dei voti, contro il 43% di Le Pen. La partecipazione al ballottaggio è stimata sul 72%.

Nell’ultimo giorno di campagna elettorale, mentre Macron si è detto fiero delle cose realizzate Le Pen attacca: «La scelta è semplice: o Macron o la Francia». Conversando con degli elettori nel mercato di Etaples, nel Pas-de-Calais, la leader del Rasseblement National ha ribadito che “domenica c’è una scelta fondamentale da fare e questa scelta è nelle mani dei francesi. L’ho detto durante tutta la campagna: se il popolo vota, il popolo vince. Se il popolo si muove e va a votare allora otterrà il cambiamento che spera“.

Macron, nell’ultimo comizio a Figeac,  definisce il voto di domenica un “referendum sull’Europa, su una repubblica laica, unita, indivisibile, su un’economia forte, sulla fedeltà ai nostri valori, alla nostra storia, a ciò che siamo e che rappresentiamo”. 

di: Micaela FERRARO

FOTO: ANSA/EPA/Francois Mori

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