
Il Parlamento finlandese ha votato a favore dell’adesione del paese alla Nato
Dopo aver ribadito che “la soluzione può essere solo diplomatica e politica” (leggi qui), il ministro degli Esteri Di Maio, intervenendo al Congresso nazionale di Articolo 1, ha dichiarato che “su consenso di entrambe le parti” l’Italia sarà uno dei Paesi garanti all’accordo di sicurezza e neutralità dell’Ucraina.
Contestualmente, il titolare della Farnesina ha voluto ribadire che “i responsabili dei crimini vanno perseguiti e portati di fronte alla giustizia“. Per questo motivo «il governo italiano ha deciso l’invio di esperti scientifici e forensi per supportare la Corte internazionale nel verificare e dimostrare i crimini di guerra perpetrati in Ucraina».
«Dal punto di vista economico, è già una guerra mondiale – aggiunge il ministro -. Come Italia, siamo impegnati in un’importante iniziativa per eliminare la nostra dipendenza dal gas russo» ha spiegato, ricordando la strategia di sicurezza energetica nazionale condivisa da Draghi e Cingolani.
«Abbiamo sottoscritto partnership ma se non stabiliamo un tetto europeo al prezzo del gas, non avremo risolto il problema che impatta sulle bollette delle famiglie e imprese» chiosa infine.
Riguardo all’invio di armi, Di Maio ha ribadito che “riguarda ovviamente l’impegno che il Parlamento, nei limiti della risoluzione che ha approvato, ci ha dato circa un mese e mezzo fa“.
Nel frattempo oggi il Parlamento finlandese ha votato a favore dell’adesione del paese alla Nato.
Ieri si è chiusa la raccolta delle manifestazioni di interesse per gli enti del Terzo settore e privato sociale intenzionati a fare la propria parte nell’accoglienza della popolazione ucraina fuggita dalla guerra.
In totale sono state caricate 48 offerte con 26.412 posti messi a disposizione, una partecipazione “straordinaria” come l’ha definita il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI