Sindaco di Borgo Pace a Mattarella: “Salvi la nostra scuola elementare”

In gioco non solo la scuola, ma anche il futuro e la dignità dei piccoli Comuni

Romina Pierantoni, sindaco di Borgo Pace, un paese di meno di 500 abitanti in provincia di Pesaro-Urbino, lancia un appello chiaro al Presidente Mattarella: «Presidente Mattarella, salvi la nostra scuola elementare e anche la dignità dei piccoli Comuni, i cui abitanti vengono considerati come cittadini di serie B».

La direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale afferma che i tre bambini borgopacesi iscritti alla prima elementare servono ad autorizzare la classe prima del paese vicino di Mercatello sul Metauro, dove gli iscritti sono 14, “dicendo che il numero minimo per formare una classe è di 15 alunni“. Ma l’impostazione è stata fortemente contestata dall’amministrazione comunale, che sottolinea anche la lunghezza del tragitto, ben 22km al giorno, che i bambini dovrebbero percorrere per andare nell’altro Comune.

Il sindaco Pierantoni ha scritto a Mattarella: «Egregio Presidente accolga il mio grido di disperazione: non ce la faccio più a combattere. Oggi più che mai la nostra missione di sindaci è quella di combattenti. Presenti e attivi per le nostre comunità e per il nostro territorio a fianco di quello Stato che a volte non solo sentiamo lontano ma percepiamo come maggior avversario! Lei può salvarci. Può riportare dalle parole ai fatti la questione dell’importanza della scuola nei piccoli Comuni, il valore delle aree interne! Per noi il futuro è nero, o peggio, non esiste. Si fa un gran parlare di piccoli Comuni e di puntare sui borghi ma alle parole seguono scelte contrarie. Si stanno minando le basi del vivere nei piccoli borghi: arrivare in pochi anni alla chiusura della scuola vuol dire privare un Comune della sua identità, delle sue radici e dello slancio verso il futuro. A Borgo Pace da più di quarant’anni c’è una pluriclasse che accoglie tutti i bambini: come posso pensare di far sopravvivere il mio piccolo Comune se portano via la scuola? Come possiamo avere appeal per chi vuole trasferirsi qui? È arrivato il momento che le decisione vengano prese da chi conosce davvero i territori e non da chi, dietro una scrivania, guarda solo i freddi numeri».

di: Federico ANTONOPULO

FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI

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