Concertone del primo maggio, Ambra: “al lavoro per la pace” non sia solo retorica

Dopo due anni, in piazza San Giovanni l’evento torna in presenza con oltre 50 artisti

«Al lavoro per la pace»: è con questo slogan che dopo due anni di pandemia il Concertone del primo maggio torna a parlare di diritti, secondo un filo rosso che va dalle morti bianche alla guerra in Ucraina.

Il messaggio è affidato, ancora una volta, alla musica, grazie a oltre 50 artisti che si succederanno sul palco di piazza San Giovanni a Roma (leggi qui la scaletta). La conduzione è stata affidata per il quinto anno consecutivo ad Ambra Angiolini, affiancata nella prima parte da Bugo.

Da Marco Mengoni a Ornella Vanoni, l’elenco degli artisti che presteranno la loro voce all’evento è lungo e rispecchia un’ampia rappresentanza di generi. Sul palco anche Carmen Consoli, Rancore, Max Pezzali, Le Vibrazioni, Gazzelle, La Rappresentante di Lista e tanti altri.

Sarà invece assente Willie Peyote che ha comunicato la sua assenza su Instagram a poche ore dal concerto, dopo che alcuni membri della band sono risultati positivi.

Ad accogliere l’inizio del concerto sono arrivate anche le parole di Fedez; il cantante, che l’anno scorso era finito al centro di diverse polemiche, ha pubblicato un post ironico: «avrei voluto essere lì ma credo che il mio invito si sia perso».

L’evento si apre con i Go_A, il gruppo ucraino che insieme ad alcuni rifugiati ha lanciato un messaggio di pace, prima di intonare Imagine di John Lennon che fa da colonna sonora inaugurale.

Bugo ricorda la drammatica situazione dei lavoratori del mondo dello spettacolo, duramente colpiti dalla pandemia.

Prima della pausa, arriva lo sketch di Valerio Lundini che con una finta telefonata a Vladimir Putin annuncia la fine della guerra in Ucraina. Prima il comico propone una canzone contro la guerra, poi dice di dover interrompere la performance per una telefonata internazionale importante. Al telefono c’è un uomo che si qualifica come il presidente russo e poi annuncia – in lingua originale con traduzione simultanea – che, colpito dal brano pacifista, metterà fine alla guerra. Lundini ringrazia tra gli applausi, le risate e qualche sguardo stupito.

Arriva poi il messaggio di Ambra Angiolini per la pace. La conduttrice e attrice, visibilmente emozionata dice: «Prendiamoci la responsabilità perché questo slogan non sia soltanto retorica» e ricorda le morti di Marco Vannini, i femminicidi e gli omicidi causati dall’omofobia.

«Dopo gli interventi fatti oggi dal Palco di Assisi, Draghi ha sentito la necessità di convocarci prima del Cdm» ha dichiarato il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, presente in piazza San Giovanni, commentando la convocazione arrivata da Palazzo Chigi. L’incontro con il premier Mario Draghi si terrà domani alle 10. Nel frattempo, i sindacati danno al via alla mobilitazione del mondo della scuola, che partirà sempre domani.

Grande spazio al ricordo dei morti sul lavoro. Lo scrittore Stefano Massini ricorda Samuel Cuffaro, il 19enne deceduto lo scorso anno nell’esplosione del magazzino di un’azienda di Gubbio. Massini ha fatto ascoltare una canzone scritta dal 19enne, appassionato di musica.

di: Marianna MANCINI e Francesca LASI

FOTO: ANSA/CLAUDIO ONORATI

LEGGI ANCHE: Primo maggio, i sindacati: non abbiamo più sangue da dare

Rispondi