Covid: che cosa cambia dal primo maggio?

Dall’uso delle mascherine al Green Pass, ecco le novità sulle restrizioni e i nuovi obblighi

Il primo maggio porta con sé alcune delle novità più attese dagli italiani: da oggi infatti decadono molti degli obblighi connessi alle restrizioni anti-Covid cui ci siamo abituati negli scorsi mesi. Vediamo che cosa cambia.

«Siamo in una fase nuova, ma se invito a restare con i piedi per terra è perché questo virus ha dimostrato di essere imprevedibile. È finito lo stato di emergenza, però la pandemia non è terminata e dobbiamo proseguire il nostro percorso di gradualità»: così il ministro Speranza ha annunciato questa nuova tranche di disposizioni.

La prima grande novità riguarda l’abbandono del Green Pass, che non sarà più necessario per entrare nei negozi, per accedere ai servizi di bar e ristoranti o per viaggiare con i mezzi di trasporto pubblico. Unica eccezione a questa regola rimarrà l’accesso alle Rsa, per il quale fino al 31 dicembre sarà necessario presentare il certificato verde.

Una delle svolte più attese è poi quella delle mascherine, il cui uso rimane obbligatorio in un numero ridotto di situazioni. Bisognerà indossare la mascherina Ffp2 nel trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, almeno fino al 15 giugno.

Il dpi sarà poi obbligatorio nei cinema, nei teatri, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo e in generale in tutti gli eventi e competizioni sportive al chiuso. Permane poi l’obbligo nelle Rsa, negli ospedali e nelle strutture sanitarie.

Fino alla fine dell’anno scolastico le mascherine chirurgiche saranno obbligatorie anche a scuola, “fatta eccezione per i bambini sino a sei anni di età, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive“.

Per salutare completamente l’uso delle mascherine nei luoghi chiusi bisognerà attendere il 15 giugno.

Negli altri luoghi di lavoro, Pubblica amministrazione compresa, la mascherina sarà solo raccomandata, così come in tutti i luoghi affollati. La raccomandazione è valida anche per le celebrazioni in chiesa e la messa, oltre che nei centri commerciali. Nel privato, saranno le singole aziende e datori di lavoro a definire i propri protocolli per indossare la mascherina.

C’è poi la questione dei vaccini: l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 rimarrà in vigore fino al 15 giugno, così come quello per i lavoratori delle forze dell’ordine e del comparto scuola. Come abbiamo visto, la vaccinazione è richiesta anche ai visitatori delle Rsa e agli operatori sanitari, fino al 31 dicembre.

Per quanto riguarda la quarta dose, Speranza ha definito “molto probabile un’estensione” dell’obbligo, anche se non è ancora chiaro se estendere a tutti la prescrizione o solo ad alcune fasce anagrafiche.

Per viaggiare da o per l’estero non sarà più richiesto neanche il Passenger Locator Form, il modulo precedentemente utilizzato. Rimarranno però in vigore fino al 31 maggio le disposizioni per chi arriva dall’estero, cui viene richiesto il Green pass o un tampone.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

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