Kiev: “quattro civili uccisi nei bombardamenti nell’Est”

Rimandata a domani l’evacuazione da Mariupol. L’Aiea non conferma le notizie, diffuse dal governo ucraino, secondo le quali i soldati russi che hanno scavato le trincee nell’area di Chernobyl avrebbero assorbito radiazioni tali da portarli alla morte entro un anno

È il 67esimo giorno di guerra in Ucraina (leggi qui). Quattro civili sono stati uccisi e 7 sono rimasti feriti in un bombardamento sulla città di Lyman, nell’est dell’Ucraina. Lo afferma il governatore della Regione, Pavlo Kyrylenko. La città si trova a nord-est di Slovyansk, nella provincia di Donetsk, vicino alla linea del fronte e sotto la minaccia di un attacco delle truppe russe. 

L’evacuazione dei civili da Mariupol, che si trovano in parti della città al di fuori dell’acciaieria Azovstal, non si è verificata oggi, ma è stata rimandata a domani “per motivi di sicurezza”. Lo annuncia il Consiglio comunale citato dall’agenzia ucraina Unian. L’evacuazione dovrebbe cominciare alle 8 del mattino da un’area vicina al centro commerciale Port City. In precedenza il Consiglio comunale aveva annunciato che l’evacuazione sarebbe cominciata oggi alle 16. 

Il ministero della Difesa russo ha confermato l’evacuazione di civili dall’acciaieria di Azovstal a Mariupol.

Potrebbero essere ancora oltre 500 i civili rimasti nell’acciaieria, secondo quanto afferma la televisione russa Rossiya 24. In precedenza il ministero della Difesa russo aveva detto che 80 civili, compresi donne e bambini, erano stati evacuati e portati nella località di Bezimenne, nella autoproclamata repubblica filo-russa di Donetsk. Qui una parte di loro, cioè quelli che intendevano raggiungere il territorio sotto il controllo delle forze di Kiev, sono stati consegnati ai rappresentanti dell’Onu e della Croce rossa.

 L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) non conferma le notizie, diffuse dal Governo ucraino, secondo le quali i soldati russi che hanno scavato le trincee nell’area della centrale nucleare di Chernobyl avrebbero assorbito radiazioni tali da portarli alla morte entro un anno. Il 9 aprile scorso, infatti, il ministro dell’Energia ucraino German Galushchenko, citato in un tweet del ministero della Difesa di Kiev, aveva affermato che i soldati russi che avevano scavato le trincee nell’area della centrale nucleare non avevano più di un anno di vita.

Stando a quanto riferito dal direttore generale dell’agenzia dell’Onu Rafael Grossi – citato dai media internazionali – gli ispettori dell’Aiea che hanno visitato l’area questa settimana hanno rilevato nelle trincee radiazioni pari a circa un terzo del livello di sicurezza.

«Non direi che è una cosa buona da fare, non raccomanderei a nessuno di scavare trincee in un posto soggetto ad alti livelli di radiazioni» ha affermato Grossi, sottolineando, però, che il livello di 6,5 millisievert registrato nelle trincee è molto al di sotto dei 20 millisievert giudicati il limite di sicurezza annuale per i lavoratori.

Sotto i bombardamenti a Mariupol è morta anche Alina Peregudova, campionessa ucraina di sollevamento pesi, appena 14enne. Peregudova è stata uccisa da un bombardamento russo insieme alla madre. La campionessa 14enne aveva vinto diverse medaglie d’oro ai campionati nazionali, ed era candidata a entrare nella squadra nazionale e a rappresentare il suo Paese ad alti livelli.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/MARIUPOL CITY COUNCIL

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