Fao: tutelare le foreste taglierebbe 3,6 miliardi di tonnellate CO2 l’anno

L’Organizzazione delle Nazioni Unite ha presentato un programma in cui la sostenibilità ambientale incontra le esigenze economiche

Anche quest’anno la Fao ha diffuso il suo rapporto sullo stato di salute delle foreste nel mondo. Secondo l’organizzazione delle Nazioni Unite, anche solo fermando la deforestazione e mantenendo i boschi attuali, scongiureremmo l’emissione di 3,6 miliardi di tonnellate di anidride carbonica all’anno fra il 2020 e il 2050, ossia il 14% di quanto è richiesto per perseguire l’obiettivo 2030 di mantenere il riscaldamento sotto 1,5°.

La ricetta della Fao dunque si compone di tre obiettivi: fermare la deforestazione, ripristinare i terreni degradati e e utilizzare le foreste in maniera sostenibile.

«Il perseguimento equilibrato e simultaneo di questi percorsi può aiutare ad affrontare le crisi che si trovano davanti le persone e il pianeta, generando al tempo stesso benefici economici sostenibili, specialmente per le comunità rurali» spiega il direttore generale della Fao Qu Dongyu.

Il ripristino dei terreno degradati riguarda 1,5 miliardi di ettari, con l’aumento della copertura arborea che favorirebbe la produttività agricola di un altro miliardo di ettari. L’impatto di un’operazione del genere equivarrebbe a rimuovere dalle strade 325 milioni di autovetture a benzina.

Infine, la Fao indica la strada dell’utilizzo sostenibile delle foreste, anche mediante la costruzione di catene dal valore ecologico; questo avrebbe il doppio vantaggio di soddisfare la futura domanda di materiali. Si stima infatti che dai 92 miliardi di tonnellate del 2017 il consumo globale di tutte le risorse naturali arriverà nel 2060 a 190 miliardi di tonnellate

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/FRANCIS R. MALASIG

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