
Dei partiti di opposizione, solo Momentum ha abbandonato l’Aula del Parlamento nella sua sessione di apertura
Il presidente ungherese Janos Ader ha conferito a Viktor Orban l’incarico di formare il nuovo governo, dopo la quarta vittoria consecutiva del premier (leggi qui).
Orban ha accettato l’incarico nel corso della sessione di apertura del nuovo Parlamento, spiegando però che le trattative con i ministri papabili del suo futuro governo sono ancora in corso. Ciò che sembra certo è che il nuovo esecutivo ungherese “presenterà non poche modifiche, per rispondere alle sfide dei tempi di guerra“, come ha spiegato lo stesso leader di Fidesz.
Fra le conferme al momento c’è il ministro degli Esteri Peter Szijjarto, fedelissimo di Orban. Il Parlamento voterà la fiducia al nuovo Governo fra qualche settimana, dopo la presentazione della lista dei ministri; un voto che non preoccupa Fidesz, che occupa per i due terzi i seggi del Parlamento.
Il presidente del Parlamento Laszlo Kover ha inaugurato la sessione ribadendo la sua fiducia al premier: «in Europa, oggi ci sono solo due leader apertamente per la pace: Papa Francesco e Viktor Orban».
Ad ogni modo, non sono mancate polemiche. I deputati liberali di Momentum hanno abbandonato l’aula dopo il giuramento, rifiutando ogni incarico nel nuovo Parlamento. Già nei giorni scorsi il partito ha infatti puntato il dito contro le elezioni, definite “disoneste”.
Non si sono uniti a questa linea gli altri partiti all’opposizione, dai socialisti ai democratici ai centristi di Jobbik, il Movimento per un’Ungheria Migliore, che sono rimasti in aula.
di: Marianna MANCINI