Il sottosegretario Armando Siri è indagato per corruzione

Perquisizioni della Dia fra Palermo e Roma. Al centro dell’inchiesta un faccendiere nel settore dell’energia in rapporti con un condannato per mafia a Trapani, Vito Nicastri, il re dell’eolico vicino al clan Messina Denaro, che oggi è stato arrestato nuovamente

Armando Siri, sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e senatore della Lega, è indagato dalla procura di Roma per corruzione. Avrebbe intrattenuto frequenti rapporti, tutti da chiarire, con un faccendiere impegnato nel settore dell’energia – Paolo Arata, docente universitario, genovese come Siri, ex deputato nazionale di Forza Italia – su cui indagano da tempo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Palermo e gli investigatori della Dia per i suoi contatti con l’imprenditore Vito Nicastri, il “re” dell’eolico ai domiciliari perché ritenuto vicino all’entourage del superlatitante Matteo Messina Denaro.

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